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Asta deserta, sconto sulle ex Poste

Le aste immobiliari sono andate deserte, i lotti vengono rimessi in vendita scontati del 10% mentre per il Coppedè si va a trattativa privata

Gli immobili comunali non incontrano il gradimento del mercato, l'amministrazione ha deciso quindi di procedere a nuove aste scontando i prezzi a base d'asta.

Una procedura ordinaria per qualsiasi venditore se non fosse per il caso delle ex Poste già finite al centro delle polemiche politiche quando l'opposizione consiliare del PD insorse accusando Ferrari e soci di svendere il patrimonio immobiliare per fare cassa.

Il prezzo scende ulteriormente nella speranza di ingolosire gli eventuali compratori, come si legge nella determina dirigenziale firmata da Mauro Parigi: "Dato atto che lo scorso 6 dicembre il segretario generale ha comunicato che le gare per alienazione dei seguenti immobili: Palazzo Coppedè, Ex poste piani primo, secondo e terzo, Scantinati Piazza Dante e Saponiera sono andate deserte".

Per il palazzo Coppedè l'asta deserta è ormai la normalità, motivo per cui il dirigente propone di attivare una "trattativa privata diretta confermando tra i criteri della trattativa la possibilità di parziale permuta del valore dell’immobile come nella gara esperita ed andata deserta".

Gli immobili costituenti il resto del lotto vengono invece scontati: "Ridurre i valori di stima degli immobili denominati Saponiera ed Ex poste del 10%, presumibilmente accoglibili ed appetibili per il mercato immobiliare".

Per la Saponiera, il cui valore base dì asta era 433.000 euro, il valore viene rideterminato in 389.700, per le ex Poste, il cui valore base dì asta era 550.000, il valore viene rideterminato in 495.000 euro, per gli scantinati di Piazza Dante invece lo sconto è maggiore: "Dato atto della complementarietà di localizzazione e potenziale utilizzazione con le unità immobiliari residenziali sovrastanti e limitrofe, il valore base di asta che era 178.620 euro viene ridotto del 15% e rideterminato in 152.000 euro.