Cronaca

Anziana salvata con la nuova camera iperbarica

La donna è stata intossicata dal monossido di carbonio. Si tratta del primo intervento di questo tipo effettuato con la nuova iperbarica

La nuova camera iperbarica dell'Ospedale di Portoferraio

Una donna elbana di circa 80 anni è stata salvata ieri da una grave intossicazione da monossido di carbonio, forse proveniente dalla caldaia, grazie ad un tempestivo trattamento nella nuova camera iperbarica presente al Pronto soccorso di Portoferraio. 

Come spiega l'Asl Toscana nord ovest, la donna è stata salvata grazie al primo trattamento anti-monossido della nuova camera iperbarica.


“Si tratta – spiega Luigi Genghi, direttore del presidio ospedaliero elbano – del primo trattamento per questo tipo di problematica assicurato dalla nuova strumentazione inaugurata nel giugno scorso. L’anziana signora, residente a Porto Azzurro, nella serata di ieri aveva accusato una malore che ha spinto il figlio a chiamare il 118. Arrivata al pronto soccorso fin dai primi accertamenti è stata fatta una diagnosi di intossicazione da monossido di carbonio. La dotazione presente sull’isola ha permesso di attivare subito il trattamento con camera iperbarica che si è concluso alcune ore più tardi con successo e senza complicanze". 

"Il caso è stato seguito dal dottor Enrico Calogero - ha aggiunto Genghi - che colgo l’occasione per ringraziare assieme a tutti coloro che nella complessa catena del soccorso hanno contribuito al buon esito della vicenda. Ancora una volta un cittadino elbano è riuscito a trovare nel nostro ospedale la risposta al suo bisogno assistenziale senza necessità di trasferimento. Questo è stato possibile grazie ad uno dei recenti investimenti fatti dall’Azienda Usl Toscana nord ovest dal valore di circa 450mila euro che ha messo a disposizione una camera iperbarica di ultima generazione che ha davvero pochi uguali nel panorama sanitario regionale e nazionale”.