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Al via un tavolo tecnico per la scuola elbana

Positivo e ricco di proposte e spunti progettuali il primo incontro promosso dal preside dell'Isis Foresi. Ecco cosa è emerso dal dibattito

Alcuni dei partecipanti al primo incontro

Bilancio positivo per il primo incontro dedicato al presente e al futuro della scuola elbana. Circa quaranta persone hanno partecipato all'incontro, svoltosi nel plesso scolastico del Grigolo, a Portoferraio, convocato dal Preside del Foresi sui temi della scuola elbana. "La scuola – ha detto Enzo Giorgio Fazio nell'aprire i lavori – ha bisogno di un fronte coeso. Dobbiamo mettere a punto un metodo nuovo e condividere un linguaggio adeguato ai tempi e alle sfide". L'idea è di dar vita ad un tavolo tecnico che riconosca e consolidi il rapporto fra scuola e territorio, dando le ali a idee progettuali.

Dopo il preside Fazio sono intervenuti altri due dirigenti scolastici: dottoressa Lorella Di Biagio (Istituto Comprensivo di Porto Azzurro) e ing. Alessandra Rando (Istituto tecnico "Cerboni"). Al dibattito, moderato da Pietro Paolo D'Errico (ex insegnante, libero professionista e imprenditore), hanno preso la parola una quindicina di persone. 

Tutti gli intervenuti – come chiesto dal moderatore – hanno cercato di formulare proposte e soluzioni alle note criticità della scuola all'Elba. Una dozzina le proposte emerse che verranno approfondite da un gruppo di lavoro più ristretto che si riunirà con regolarità.

Significativa la presenza degli assessori dei Comuni elbani, fra cui due sindaci (Portoferraio e Marciana) e un vicesindaco (Campo nell'Elba), che hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa partita dal mondo scolastico e alla quale guardano con attenzione per collaborazione negli ambiti di propria pertinenza.

"Credo – ha concluso il preside Fazio - che sia sta un incontro positivo. Ora si tratta di dare continuità a questo lavoro comune al fine di migliorare la scuola all'Elba, rafforzando il legame con il territorio, che può giocare un ruolo importante, come testimonia la presenza di tanti rappresentanti di organizzazioni, e anche rappresentando, presso le sedi istituzionali e politiche competenti, le nostre necessità e proposte”.