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Porto di Rio Marina, serve uno scavo più profondo

Il circolo Pd di Rio Marina e Cavo ha incontrato il commissario all'Autorità portuale Luciano Guerrieri per fare il punto sul progetto di nuovo porto

Gli iscritti del Circolo si sono incontrati con il commissario dell'Autorità portuale Piombino Elba. Sono stati esaminati i problemi relativi all'adeguamento funzionale del porto di Rio Marina che ha un costo di 6 milioni di euro

Fra le proposte, seguite all’illustrazione del commissario Luciano Guerrieri, si segnala la necessità di un escavo nella parte del porto interessata alla manovra dei traghetti, nonché un orientamento più deciso verso nordest del previsto all'allungamento di 75 metri del molo foraneo. Guerrieri ha assicurato che tali suggerimenti saranno valutati in fase di acquisizione dei pareri dell'Autorità marittima, nonché di piloti, ormeggiatori e Toremar, di cui è auspicabile che intervenga con i comandanti dei traghetti interessati alla linea. 

Il progetto, in fase preliminare, attende il nulla osta del Comune di Rio Marina, e inoltre le successive approvazioni della Conferenza dei servizi e del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Dopo di che l'Autorità portuale procederà alla redazione del progetto esecutivo e al suo finanziamento. 

Le opere che probabilmente saranno realizzate in due lotti funzionali, saranno fattibili e cantierabili a partire dal prossimo anno. Esse non compromettono quanto previsto nel nuovo Piano regolatore portuale (megaporto) e con la più ampia configurazione di ampliamento oggi di fatto non realizzabile per il mancato stanziamento dei fondi indicati nell'accordo stato-regioni, contrariamente a quanto letto sulla stampa locale nei giorni scorsi. 

L'accordo stato-regioni, ad ogni modo, dovrebbe avere un prossimo aggiornamento e il presidente Enrico Rossi ha assicurato il suo impegno per il porto di Rio Marina. Guerrieri, infine, ha fatto presente come l’Autorità portuale sarà sempre a fianco delle istituzioni anche per il problema della strada e esce da Rio Marina, ma non sarà possibile un onere a carico solo dell’Appe che comunque s’impegna a partecipare a un percorso collaborativo.