Cronaca

Volontariato in semilibertà per Lorenzo Bozano

L'uomo, condannato per l'omicidio della 13enne Milena Sutter, aveva già usufruito del regime di semilibertà all'Elba ma poi gli era stato sospeso

Carcere di Porto Azzurro

Il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha accordato la semilibertà a Lorenzo Bozano, passato alle cronache con l'appellativo di "biondino della spider rossa". 

Attualmente Bozano ha 74 anni e sta scontando l'ergastolo nel carcere di Porto Azzurro per la morte della 13enne Milena Sutter, figlia di un industriale svizzero, rapita il 6 Maggio 1971 a Genova e il cui cadavere fu ritrovato in mare da due pescatori 14 giorni dopo. 

A dare notizia della decisione del tribunale di sorveglianza è stato ieri il legale di Bozano, Francesco Del Pasqua, che ha spiegato che il suo assistito trascorrerà le ore fuori dal carcere seguendo un programma di volontariato con una cooperativa sociale di Portoferraio, che si occupa di progetti di reinserimento sociale per detenuti.

Le vicende - Lorenzo Bozano venne arrestato il giorno stesso del ritrovamento del corpo di Milena. In primo grado, nel 1973, venne assolto. La condanna all'ergastolo arrivò al termine del processo d'appello, nel 1975. Divenne definitiva l'anno dopo con la sentenza della Cassazione ma nel frattempo Bozano era fuggito. 

Venne arrestato nel 1979 in Francia, dove viveva sotto falso nome. A quel tempo le autorità negarono l'estradizione in Italia ma lo espulsero in Svizzera, da dove invece venne trasferito nel nostro Paese. 

Ha da subito scontato la pena a Porto Azzurro, ottenendo la semilibertà una prima volta nel 1989, beneficio che gli è stato sospeso nel 1996, dopo essere multato dalla Guardia di finanza per non aver dichiarato al fisco parte dei guadagni fatti grazie a un allevamento di polli all'Elba. 

Nel Giugno del 1997 inoltre tentò di molestare una sedicenne a Livorno, fatto per il quale è stato condannato nel 1999. Nel 2011 il Tribunale di sorveglianza aveva respinto una nuova richiesta di semilibertà.