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Protesta dei residenti: "No all'ampliamento Eurit"

Sarebbe stata approvata nello scorso marzo una variante che, secondo i cittadini interessati, "aumenterebbe a dismisura l'impatto ambientale"

Una simulazione grafica dell'intervento

Un ampliamento della concessione mineraria dell'Eurit potrebbe rappresentare un impatto insostenibile per il territorio,  oltretutto  rappresentando una  violazione del piano paesaggistico della Toscana. E’ quello che affermano  alcuni cittadini di Porto Azzurro a proposito della  cava di caolino situata al Buraccio, in località Crocetta, nel territorio comunale di Porto Azzurro. La cava, stando a quanto dicono i residenti di zona "di aver saputo per puro caso",   dovrebbe essere presto ampliata, interessando il crinale della collina. Sarebbe prevista infatti un’ estensione della miniera Eurit,  che dopo aver ottenuto il rinnovo della concessione nel 2011,  ha successivamente presentato un nuovo progetto con la previsione dell’apertura di nuovi cantieri di scavo e interventi di recupero ambientale, per lavori di durata ventennale. Nella prima fase, che doveva terminare nel 2017, era prevista l’estrazione di quasi 223 mila metri cubi di materiale ma dopo cinque anni Eurit, lamentando la scarsa quantità di caolino ha chiesto una variante per ampliare le escavazioni per altri cinque ettari e mezzo. Nello scorso mese di marzo, prima della fine della legislatura, il comune di Porto Azzurro ha approvato l’avvio del procedimento della variante per l’ampliamento. Gli abitanti della zona si sono dunque  mossi per impedire quello che definiscono uno scempio. "La procedura sarebbe ancora a livello di VIA (la valutazione di impatto ambiemntale, ndr) per questo abbiamo chiesto alla Regione Toscana di intervenire quanto prima per verificare se è possibile rilasciare un ampliamento del genere, che altererebbe irrimediabilmente il paesaggio della zona".