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Parla spagnolo la Conquistadores Cup

Cresce la cuiosità degli appassionati di mountain bike sulla gara di Porto Azzurro in programma il 21 ottobre. Una cronoscalata a Monserrato

Il campione Marco Aurelio Fontana sui sentieri della Conquistadores Cup

Sono in molti, fra coloro che cercano informazioni per le iscrizioni e la logistica, a chiedere agli organizzatori della Longone Bike e del Comune di Porto Azzurro il perché del nome della Conquistadores Cup , la classica di fine stagione della mountain bike che si svolgerà domenica 21 ottobre all’Isola d’Elba, con partenza e arrivo da Porto Azzurro.

Forse non tutti sanno che, nel XVI secolo, Porto Azzurro (che allora si chiamava appunto Porto Longone) fu soggetto ad una lunga dominazione spagnola, che segnò le origini urbanistiche di quello che fino ad allora era un paese di pescatori, dotandolo di due maestose fortezze, quella di San Giacomo che oggi ospita un penitenziario, e quella di Focardo, oggi presidio della Marina Militare italiana, in maniera da “blindare” la sicurezza della baia, un porto-rifugio naturale fra i più sicuri del Mediterraneo. Il paese subì da allora l’influenza iberica, portandola fino ai giorni nostri, con la popolazione che porta cognomi ancora ispirati alla lingua spagnola e con modi di dire dialettali molto vicini al castigliano. Ancor oggi, l’8 di settembre, si festeggia la ricorrenza della Madonna di Monserrato, con una serie di rievocazioni storiche in costume spagnolo e con il pellegrinaggio dei devoti all’omonimo santuario, costruito dagli spagnoli in un luogo a loro dire simile a quello più famoso di Monistrol de Montserrat, a Barcellona.

Proprio in questa località è ambientata una delle particolarità più importanti della Conquistadores Cup: una cronoscalata che parte proprio dalla valle di Monserrato, con un premio particolare molto prestigioso dedicato al miglior scalatore grazie al cronometraggio di poco più di un chilometro di salita in un single track nel bosco rilevato da MySdam, partner tecnico degli organizzatori elbani

Un motivo in più, quindi, per partecipare a questo evento che sta vedendo crescere sempre più intorno a sé l’attenzione dei media specializzati e dell’intero mondo della mountain bike.