Cultura

La Fortezza di Longone, nuovo libro di Grazioso

In occasione della presentazione del libro è prevista una visita guidata all'interno della Fortezza che ospita anche la chiesa in via di restauro

Un'analisi approfondita della Fortezza Spagnola di Porto Azzurro dagli inizi del XVII Secolo al 1890, quando la stessa divenne tra i maggiori penitenziari d'Italia: la tristemente nota "Cayenna del Mediterraneo". È questo, in poche parole, il contenuto del nuovo saggio storico di Fabrizio Grazioso, assessore alla Cultura di Porto Azzurro. 

A tre anni dall'ultima pubblicazione, il nuovo scritto abbraccia ancora il passato del proprio paese e ne presenta il momento principale: la nascita del Presidio e la conseguente urbanizzazione della Marina; descritte all'interno, anche le vicissitudini relative agli assedi, alla Chiesa di San Giacomo Maggiore sin dalla visita pastorale del 1612, al periodo napoleonico e alla trasformazione granducale, cioè di quando la struttura divenne prima Casa di Correzione per militari ribelli e poi Bagno Penale.

Il libro La Fortezza di Longone che va ad aggiungersi alla collezione "Biblioteca Scientifica" della casa editrice "Persephone Edizioni", sarà presto acquistabile anche online. 

Venerdì 26 Novembre, alle 15, ci sarà anche una visita guidata proprio all'interno del Forte (necessario il greenpass), dove, grazie alla disponibilità del direttore Francesco D'Anselmo, l'Amministrazione Comunale e la stessa Casa di Reclusione hanno già collaborato durante l'estate per consentirne l'accesso (guidato) ai tanti che ne facevano domanda. 

La copertina del libro

Un'apertura verso l'esterno preannunciata già dagli imponenti lavori di restauro che da dicembre 2019 stanno interessando l'antica Chiesa del Forte, lavori portati avanti grazie all'impegno di D'Anselmo e dell'Opera San Giacomo, l'associazione di cui lo stesso Grazioso è membro. 

Come si legge nei ringraziamenti del giovane autore, "parte fondamentale del lavoro di ricerca nasce da riferimenti di materiale archivistico, in particolar modo quelli del Comune di Porto Azzurro, della Propositura di San Giacomo Maggiore, della Diocesi di Massa Marittima e, tra gli altri, quello privato della fam. Vadi".
Insomma, un altro tassello importante della storia elbana da leggere e (ri)scoprire.