Attualità

"Intervenire sul carcere, servono lavori urgenti"

L'appello della Funzione Pubblica Cgil dopo il sopralluogo a Forte San Giacomo: "Si nota un cambio di passo ma non basta, servono investimenti"

Funzione Pubblica CGIL, in occasione dell'intitolazione del carcere di Porto Azzurro all'Appuntato Pasquale De Santis avvenuta nei giorni scorsi, ha registrato le criticità della struttura e chiede urgenti investimenti per migliorarne la sicurezza e l'agibilità. 

Una delegazione della FP CGIL, composta da Massimo Mocali, Simone Caruso, Manuel Anselmi, Alberto Ragusa, Donato Nolé e Massimiliano Prestini, ha ispezionato la struttura: "Dobbiamo esprimere vivo apprezzamento - commenta la delegazione - per lo sforzo di tutto il personale che, pur lavorando in una sede storica con oggettivi limiti strutturali, con veri e propri cantieri aperti e con alcuni posti di servizio al limite della agibilità, garantisce la piena ed efficace funzionalità e la sicurezza della collettività della struttura". 

La delegazione sottolinea che: "E' visibile un cambio di rotta nella direzione dell’istituto, dovuto certamente alla nuova dirigenza del dott. Francesco D'Anselmo e, di conseguenza, di un'amministrazione che si è fatta carico del grave disagio del personale e della popolazione carceraria. 

Ma bisogna proseguire nello sforzo e Forte San Giacomo, riconosciuto dallo stesso Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sede disagiata, deve superare i suoi limiti strutturali, eliminare le aree di degrado e garantire agli operatori di Polizia Penitenziaria gli standard di sicurezza e di dignità degli alloggi dovuti, in modo da consentire il necessario riposo psico-fisico, elemento essenziale per chi ogni giorno si fa carico di un lavoro logorante, sia dal punto di vista fisico che psicologico, finalizzato al recupero sociale dei detenuti e di conseguenza di sicurezza per l’intera collettività. 

Si apprezza la dimostrata volontà di rispondere alle necessità dei lavoratori e dei detenuti, visibile attraverso i lavori già eseguiti o in via d’ultimazione, ma oltre alle pesanti carenze d’organico che devono trovare urgente soluzione, si vuole sottolineare la necessità di dotare le postazioni di lavoro e la caserma di impianti di condizionamento d’area, di porte funzionanti, di infissi idonei, di telai delle finestre senza dispersioni termiche o infiltrazioni, di un intervento che migliori l’impianto elettrico. 

La missione affidata alla casa di reclusione elbana e ai suoi lavoratori è ardua, ma attraverso il lavoro comune si dimostrerà la grande qualità del servizio pubblico che ogni giorno, insieme, offriamo a tutti i cittadini".