Cultura

Emozioni alla presentazione di "Idillio longonese"

La presentazione del libro di Fabrizio Grazioso, dedicato alla storia del paese di Porto Azzurro, è stata accompagnata da ricordi e scene teatrali

Un tuffo nel passato, con un cocktail di emozioni e ricordi e qualche lacrima di commozione. Questo in sintesi il resoconto della presentazione del secondo libro del giovane storico e ricercatore Fabrizio Grazioso, che questa volta ha dedicato la propria attenzione e la propria ricerca alle storie del suo paese, Porto Azzurro, dal dopoguerra fino ai giorni nostri, o meglio, fino al 21 ottobre del 1995, la sua data di nascita.

Idillio Longonese: storie amarcord tra i caranchioni di Porto Azzurro”, questo il titolo del libro di Fabrizio Grazioso, presentato presso il Teatrino delle Suore di Porto Azzurro, pubblicazione frutto di un lavoro di circa due anni. Un lavoro impegnativo, di ricerca, un mosaico d’aneddoti e memorie scritto con la leggerezza di un romanzo.

Ad arricchire la presentazione, una vera e propria pièce teatrale messa in scena riproducendo attraverso una scolaresca il racconto dei personaggi dell’epoca, dal mondo della scuola a quello della chiesa, dal maestro Pazzaglia a Suor Vincenza, a Don Renato Cignoni, personaggi indimenticati e protagonisti proprio di alcune pagine del libro.

Fra gli ospiti e i “testimonial” dell’epoca anche il sindaco Maurizio Papi, che attraverso i suoi racconti e le citazioni di aneddoti legati a quei personaggi ha rivelato di aver fatto egli stesso da ispiratore al lavoro di Fabrizio Grazioso.

Con una cornice di musiche d’epoca e di immagini in bianco e nero, la serata ha regalato ai numerosissimi presenti emozioni e ricordi toccanti, raggiungendo lo scopo del giovane autore: fissare i ricordi di uno dei periodi più belli del paese di Porto Azzurro. 

“Mi sono fermato volutamente alla mia data di nascita – ha raccontato Fabrizio a conclusione della serata – pensando che certe memorie che mi sono state trasmesse dovessero essere in qualche modo fissate. Per certi versi un tributo a chi ha contribuito a far diventare Porto Azzurro quella che è, dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri”.