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Conquistadores, i più forti a Monserrato

La miniclassifica della cronoscalata di Monserrato, dal record del campione del mondo Paez ai tempi degli elbani. Ecco i risultati

Leo Paez

A pochi giorni dal termine della della Conquistadores Cup di Porto Azzurro, gara di mountain bike che ha portato all’Elba nello scorso fine settimana centinaia di bikers provenienti da tutta Italia e dall’estero e si attende la premiazione finale del Campionato elbano di mountain bike con l’assegnazione delle maglie ai vincitori delle rispettive categorie.

Nel frattempo gli organizzatori della Longone Bike hanno reso nota la classifica della cronoscalata di Monserrato, tratto cronometrato del percorso eseguito su una salita di poco più di mille metri che porta in cima alla vallata che ospita l’omonimo santuario costruito dagli Spagnoli nel XVI secolo.

Al di là del record stratosferico di 5’33” stabilito dal colombiano Leo Paez, campione del mondo marathon in carica e vero e proprio principe degli scalatori della mountain bike mondiale, incuriosirà sicuramente gli sportivi locali la mini classifica che è stata estrapolata dai tempi degli atleti elbani in gara.

Il migliore fra gli atleti locali è stato proprio il nuovo campione elbano assoluto, il campese Giulio Galli, che ha chiuso in 6’48”, seguito dal campione uscente Matteo Spinetti con 7’27” e dal sempre più sorprendente junior Giorgio Coli con 7’28. Dietro di lui Marco Carozzo con 7’31” e l’altrettanto sorprendente junior di Elba Bike Daniele Feola, con 7’34”. A seguire il campione elbano master Maurizio Melis con 8’18”, Giacomo Segnini con 8’25”, Alessandro Galli con 8’26”, Kevin Biagi con 8’30” e a completare la top ten elbana Florian Lacchini con 8’31”. Per il resto, menzione di merito per la giovane di Elba Bike Margherita Oggero, neo campionessa elbana femminile, che ha completato la cronoscalata in 9’37”, nemmeno troppo lontana dal tempo della vincitrice Annabella Stropparo, che è salita in 7’46”.

Una classifica, questa da noi stilata, puramente indicativa ai fini statistici: le gare di mountain bike, infatti, non si vincono solo in salita, anche perché spesso sono le doti tecniche in discesa a fare la differenza su percorsi nervosi e (appunto) tecnici come quello della Conquistadores Cup.