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Cinghiali Elba DOC, un mattatoio in carcere

L'intervento del Garante per i Diritti dei Detenuti Nunzio Marotti: "Il progetto è stato proposto dalla Casa di Reclusione"

"In caso di commercializzazione della carne di cinghiali elbani, potremmo contare sul mattatoio giù progettato nella Casa di Reclusione di Porto Azzurro". La proposta è di Nunzio Marotti, Garante dei diritti dei detenuti del carcere elbano.

"Leggo sulla stampa  - ci scrive Marotti - l'intervento di Sergio Bicecci sul tema cinghiali. Si chiede se non sia possibile considerare la loro diffusa presenza come una ricchezza piuttosto che una disgrazia. E propone la creazione all'Elba di una catena di lavorazione e commercializzazione della carne di cinghiale.

Questo argomento mi sembra interessante. I vantaggi, peraltro evidenziati da Bicecci, sono innegabili. Ne aggiungo uno all'elenco. Da qualche tempo la stampa ha annunciato l'esistenza di un progetto, proposto dalla Casa di Reclusione di Porto Azzurro, di allestimento di un mattatoio nella struttura carceraria. Il tutto nell'ottica dell'impiego di detenuti all'interno dei percorsi rieducativi finalizzati all'inserimento sociale. Un progetto che in qualche modo già vede l'interesse di realtà imprenditoriali del territorio elbano. Un progetto - conclude Marotti -  che sicuramente potrebbe incontrarsi con le varie esigenze (economiche, promozionali, di tutela) manifestate anche da Bicecci".