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Picco influenzale, aumento del 15% degli accessi

L'ospedale elbano lavora a pieno ritmo per fare fronte al picco influenzale che ha investito anche il resto della Regione, parla il direttore Graziano

Decine di migliaia di toscani già alle prese con la febbre, accessi ai pronti soccorso degli ospedali regionali cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e medici di base mobilitati per garantire assistenza anche nel fine settimana. L'epidemia influenzale, che ha colpito anche la Toscana, non ha risparmiato l'Elba e così gli accessi al pronto soccorso registrano un'impennata del 15%.

"Sì - ammette il direttore del presidio portoferraiese Bruno Maria Graziano - quest'anno il virus sta interessando più persone e sta colpendo più forte".

Complice il flop delle vaccinazioni che a mala pena ha raggiunto il 50% della popolazione a rischio il personale ospedaliero sta lavorando a pieno regime e i posti letto vengono ricavati anche negli altri reparti.

"I problemi maggiori - continua Graziano - riguardano i pazienti fragili, cioè anziani e persone con difese immunitarie deboli. Per questo abbiamo aumentato le ore del personale ma ci sono giorni in cui medicina è piena".

In allerta i medici di famiglia anche perchè l'epidemia influenzale sembra durare almeno fino a febbraio.

"I consigli sono sempre li stessi ma sono sempre validi - conclude Graziano - stare coperti, evitare di prendere freddo, assumere molta vitamina C e recarsi dal medico ai primi sintomi di raffreddore: aspettare l'ultimo minuto serve solo a intasare il pronto soccorso".