Attualità

​Pianosa, il ticket non è uguale per tutti

Un lettore ci segnala la vicenda di un gruppo di disabili in visita all'isola piatta e dei loro accompagnatori costretti a pagare il ticket

Il gruppo di invalidi e i loro accompagnatori

Un gruppo di disabili, affiancati da dei volontari che li accudivano negli spostamenti e nelle loro necessità vitali, è stato involontario protagonista di un episodio degno di essere raccontato, avvenuto presso l’isola di Pianosa.

All’inizio della settimana, infatti (lunedì 24 luglio, ndr) il gruppo è partito da Marina di Campo per visitare l’isola di Pianosa; al momento di pagare il ticket di ingresso sull’isola piatta, i volontari che avrebbero dovuto provvedere a tutti i bisogni dei disabili, per ovvii motivi, erano in numero superiore a due per ogni invalido. Le loro esigenze purtroppo non tenevano conto delle regole dettate dal Parco e così tutti gli accompagnatori in più rispetto ai due previsti per ogni invalido hanno dovuto pagare il ticket.

“Posso capire chi non ha voluto prendersi responsabilità non sue – ci dice chi ci ha scritto la lettera per raccontarci l’accaduto – ma nello stesso tempo mi viene amaramente da ridere pensando che, dopo anni di latitanza assoluta da parte dell’Ente Parco sulla rotta Toremar Rio Marina/Pianosa e solamente a seguito della querelle mediatica avvenuta l’anno scorso, solo da quest’anno le guide parco sul traghetto fanno presente ai visitatori che chi dovesse pagare il ticket previsto dovrà spontaneamente presentarsi presso un punto stabilito sull’isola di Pianosa. Naturalmente, coloro che lo fanno non sono più del 20% rispetto a tutti i turisti che vanno sull’isola piatta col traghetto”.

“Questo per sottolineare – conclude il nostro lettore – che con questi sfortunati passeggeri si è voluto essere particolarmente precisi. La cosa incredibile è che siano stati giudicati come turisti gli operatori che si sono recati a Pianosa per portare asciugamani, ombrelloni, acqua e viveri per queste persone”.