Cronaca

Passa il decreto Delrio, ora è legge

Nuovi scenari per i comuni dell'Elba

Il Parlamento

E' passato con ben 260 voti favorevoli il Decreto Delrio che, così, diventa legge.A favore hanno votato Pd, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica e Popolari per l'italia, contro si sono espressi Fi, M5S, Lega, Sel e Fdi.   Con il decreto vengono abolite le province e nascono le "nuove" città metropolitane e le aree vaste. Mentre si profilano novità per i comuni minori che vengono di fatto obbligati a costituire unioni di comuni al di sotto di  un certo numero di abitanti.


Nella fase di transizione le province resteranno enti di secondo grado, mantenendo le funzioni di area vasta ed esercitando le funzioni di pianificazione riguardo a territorio, ambiente, trasporto, rete scolastica

Restano organi delle Province il presidente, il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci, ma tutti gli incarichi sono a titolo gratuito. Gli organi non sono più eletti dai cittadini. Il presidente della Provincia è eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia.  

Incentivate le unioni di comuni per i piccolissimi enti locali, ovvero quelli al di sotto di 3000 abitanti, questione che all'Elba potrebbe coinvolgere in un prossimo futuro Marciana, Marciana Marina, Rio Elba e Rio Marina.

Novità anche sul fronte dei consigli comunali e del numero dei candidati nelle liste per le amministrative. Nei comuni fra 3000 a 10000 abitanti le liste dovranno essere di 12 componenti. In consiglio comunale andranno non più di 12 eletti e quattro assessori.
Nei comuni fino a 3000 abitanti gli eletti potranno essere fino a 10 e gli assessori potranno essere due. Fino a 10 membri complessivi i consiglieri. 
Nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento. E altra novità importante, ai sindaci dei Comuni con popolazione fino a 3mila abitanti è consentito un numero massimo di tre mandati