Cronaca

'Ndrangheta, sequestro di beni anche all'Elba

Un sequestro per 13 milioni di euro a carico di un imprenditore che ha attività nelle province di Parma, Crotone e all'isola d'Elba

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Bologna relativo al sequestro di beni mobili, immobili e societari e di conti correnti riconducibili ad un imprenditore, originario della provincia di Crotone ma operante da anni nel parmense in diversi settori, con interessi prevalenti nell’impiantistica industriale.

L'uomo, pluripregiudicato, titolare e socio di numerose imprese con un importante volume d’affari, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza sarebbe stato il punto di riferimento della consorteria ‘ndranghetistica cirotana e avrebbe finanziato il sodalizio mafioso, mettendo a disposizione risorse economiche e attività imprenditoriali e assumendo anche all’interno delle proprie aziende persone selezionate dal “direttorio” della cosca.

Il sequestro riguarda diversi beni, tra i quali una ventina di immobili a Parma, alcuni a Riccione e altri all’Isola d’Elba, per un valore complessivo che supera i 13 milioni di euro.

Le attività investigative sono state svolte dai poliziotti della Questura di Parma e dalla Guardia di Finanza.