Attualità

Parata e Bersaglieri per la Festa della Repubblica

A Rio Elba le forze armate e le istituzioni di tutta l'isola per festeggiare la Festa della Repubblica. Giuseppe Orlando nominato Cavaliere

Rio Elba si ritaglia ancora il ruolo di centro della memoria e luogo delle tradizioni. Nell'assolata piazza centrale del pese si sono infatti radunati anche quest'anno i rappresentanti delle istituzioni e delle forze armate per festeggiare assieme agli elbani il compleanno della Repubblica.

Una Festa allietata dalla fanfara dei Bersaglieri della sezione senese che hanno accompagnato i cappelli piumati dei reduci elbani e hanno salutato, letteralmente con squilli di tromba, la notizia del conferimento del titolo di Cavaliere della Repubblica a Giuseppe Orlando, presidente della sezione elbana.

Un compleanno salutato dalle parole patriottiche di Don Leonardo che, durante l'omelia ha detto: "Dio ci ha fatto un grande regalo facendoci nascere in Italia, dobbiamo amare questo Paese. La libertà di cui oggi festeggiamo il compleanno è un diritto che abbiamo pagato con il sangue e non lo dobbiamo dare per scontato.

L'Italia è il bacio di Dio sulla Terra - ha continuato il parroco di Rio Elba, rivolgendosi ai sindaci presenti - l'autorità è servire e porta una responsabilità maggiore. Che il Signore ci ridia la gioia di essere italiani".

Più articolato il discorso del sindaco padrone di casa Claudio De Santi: "Le bandiere che oggi sventolano rappresentano la nostra unitàpagata a caro prezzo, un privilegio di cui non possiamo e vogliamo fare a meno. 

Nei simboli e nella bandiera sono racchiusi i valori morali e civili che ci devono guidare: quei diritti di uguaglianza con un occhio di riguardo per i giovani e per chi soffre. Per fare questo è necessaria una revisione morale senza se e senza ma.

Ai miei colleghi sindaci: siamo sindaci per amore non per bisogno o vanità e allora dobbiamo pretendere da noi il massimo e il rispetto delle nostre esigenze: una sanità non differenziata e un puntuale collegamento nei trasporti. Dobbiamo farci ascoltare da pari a pari anche avendo il coraggio di manifestare per i nostri diritti come abbiamo fatto qui per la strada del Piano".