Cultura

Palio di Sant'Agabito, quando la tradizione premia

MARCIANA - Sant'Agabito una tradizione che si rinnova e che torva grandi consensi di pubblico. In tantissimi anno animato le strade e le piazze di Marciana per una evento unico e irrinunciabile, ricco di suggestione. ecco il resoconto della manifestazione.
Il 18 agosto, nel pomeriggio, dopo la benedizione solenne dei trofei, dei ciocchi e dei Rioni impartita da Don Franco, le celebrazioni si sono aperte con i giochi dei giovanissimi: il trofeo del Palio è andato ai ragazzi del rione di San Francesco (Leonardo Bianchi, Giacomo Burelli, Andrieli Lepri, Sofia Costa) vincitori della gara della staffetta che si è svolta tra le vie del paese. Il tripudio a Donna Paola Colonna è continuato lungo le piazzette del paese trasformate, per l’occasione, in campi di duelli medioevali fino ad arrivare in Fortezza con il battesimo solenne degli Arceri Marcianesi che si sono esibiti ottenendo in premio le prelibatezze offerte dal laboratorio artigianale di marmellate Il Capepe.Sulle terrazze della Casa del Parco, sullo sfondo il meraviglioso panorama, l’Associazione Il Rifugio ha servito cibo e vino a tutti i convenuti. Gli sbandieratori di San Quirico d’Orcia e il tradizionale corteo storico, accompagnato dagli artisti di strada, hanno poi raggiunto piazza For di Porta dove si è svolta l’attesissima Gara del ciocco che ha visto consegnare al rione di Sant’Agabito, rappresentato da Davide Zani, Daniel Barrile, Vieri Calussi e Marco Bresscian, l’ambito trofeo.Il giorno successivo Marciana si è popolata di personaggi caratteristici del Quattrocento che hanno allietato gli avventori degli stand gastronomici allestiti dalle associazioni del territorio marcianese (Il Calello di Pomonte, Gli amici di Patresi, La ProLoco di Procchio, Il Libeccio della Zanca oltre a Il Birrificio Le Coti Nere, Le terre del Granito, il Red Devil,) con scenette, balli e musiche.A chiudere i festeggiamenti i Luxarcana hanno presentato lo spettacolo di fuoco nella piazza Belvedere alla Fortezza che ha ammaliato grandi e piccoli con la magia e la suggestione che solo un connubio di storia, cielo e fuoco possono regalare. La riuscita dell’evento è stata resa possibile grazie all’impegno di tutta la popolazione marcianese coordinata per l’occasione da Messer Guiduccio da Scandicci (Guido Lupi), Maddalena Giannì e Francesca Ferrini.