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Ospedale: arriva il travaglio senza dolore

Si chiama partoanalgesia e permetterà di gestire il travaglio diminuendo il dolore avvertito dalla paziente. Entro fine anno l'attivazione.

Entro fine anno sarà introdotta (prima a Portoferraio poi a Piombino e Cecina) la possibilità di attivare la partoanalgesia, comunemente chiamata epidurale, durante le fasi del travaglio. La partoanalgesia permette di ridurre e gestire il dolore durante le fasi del travaglio pur mantenendo la piena collaborazione della gestante. Il nuovo servizio ospedaliero sarà gratuito e attivabile 24 ore su 24 grazie alla disponibilità di anestesisti per i reparti di maternità.

Una procedura che potrà andare a facilitare i momenti (o le ore) subito precedenti il parto vero e proprio delle centinaia di puerpere che ogni anno usufruiscono del presidio elbano. I dati delle nascite sull'isola infatti si attestano intorno alle 200 unità (211 nuovi arrivi nel 2013).

La partoanalgesia è considerata a tutti gli effetti un parto naturale in quanto lascia la mamma vigile durante il travaglio e le permette di cooperare nelle fasi di spinta riducendo il dolore avvertito. "Dal punto di vista tecnico – dice Giampaolo Pullerà, anestesista e coordinatore del progetto di parto analgesia – potremmo dire che si tratta di inserire una cannula con un ago tra le vertebre. Da questo catetere avviene la somministrazione delle sostanze per la riduzione del dolore. È una manovra di routine che riduce lo stress del parto con numerosi vantaggi sia per la madre che per il nascituro”.

Una procedura che ogni anno viene applicata sempre di più: nel 2013 infatti sono stati 265 i casi di partoanalgesia che rappresentano il 30% del totale, percentuale che nel 2014 per ora è già salita al 36%.