Attualità

Nuovo porto ad aprile 2015

La commissione regionale ai trasporti ha visitato i cantieri del porto che procedono spediti: fra pochi mesi i nuovi moli e il terminal crociere

La visita da parte della commissione regionale alla mobilità è stata per il commissario Guerrieri l'occasione di fare il punto sullo stato dei lavori che rilanceranno Piombino. Il nuovo porto che sta nascendo è già di per se un'opera ragguardevole ma, nelle intenzioni degli amministratori, ancora maggiore sarà l'impatto economico che avrà sull'economia della costa.

Dalle opere marittime (i moli e i nuovi fondali) a quelle infrastrutturali (vie collegamento come strade e ferrovia) il porto dovrebbe diventare il punto nevralgico di un rilancio economico e aziendale che potrebbe fare concorrenza a Livorno.

Un investimento da 80 milioni di euro. Basterebbe questo numero per dare l'idea dell'importanza che il nuovo porto di Piombino ha, e avrà, in una zona depressa dalla crisi economica e strutturale.

Una crisi che pare destinata a finire, grazie anche al combinato disposto con la vicenda della Lucchini che si avvia ad una conclusione. Un rilancio commerciale ed industriale per quello che è il secondo polo siderurgico d'Italia.

I lavori procedono serrati e la data di consegna è prevista per aprile 2015, a poco più di un anno dall'inizio. Una celerità messa in opera sull'onda del miraggio della Concordia che qui doveva essere demolita ma che, da quel momento, ha mantenuto un ritmo insolito per le opere pubbliche del belpaese.

Ad opera terminata si dovrebbe avere a disposizione 1,2 chilometri di molo foraneo sottoflutto, una banchina di 370 metri e 20 metri di fondale, un piazzale operativo di 80mila metri quadri ed un canale di accesso profondo 20 metri.

Opere rispondenti ad una logica di incremento della competitività del porto e delle industrie presenti, in grado di garantire l’accessibilità alle grandi navi. In questo modo Piombino sarà in grado di eguagliare e, secondo le stime dell'Autorità portuale, in molti casi, superare l’offerta logistica e di accessibilità di altri porti concorrenti come Fos Sur Mer, Koper, Iskenderun, Taranto.

In particolare le opere da realizzare sono: un piazzale pavimentato di radice della darsena nord comprensivo anche del primo setto (lato Nord) della vasca di contenimento esistente per una superficie complessiva di 300 metri quadri, i primi 480 metri della diga foranea di sottoflutto della Darsena Nord, il dragaggio a quota meno 20 metri del canale di accesso largo 150 metri, dell’area di evoluzione posta in corrispondenza dell’imboccatura portuale e di un canale prospiciente la nuova banchina di larghezza pari a 150 metri ed utilizzo dei sedimenti dragati per la realizzazione del rilevato del nuovo piazzale Nord.

Prolungamento di circa 350 metri dell’attuale molo di sopraflutto del porto di Piombino, realizzazione della strada di accesso al piazzale Nord del nuovo terminale marittimo che si dirama dallo svincolo di Gagno della Strada Provinciale ed attraversa le aree dello stabilimento industriale.

Grande attenzione verrà data al potenziamento delle attività di smantellamento delle navi, di manutenzione e refitting navale: il Governo si è impegnato a rendere disponibili navi da smantellare del Ministero della difesa.