Cronaca

"Navigare nel fango", già un successo mediatico

Franceschetti "Forse quello che volevo davvero"

L'immagine simbolo dell'alluvione del 2011 a Marina di Campo

Il libro di Paolo Franceschetti, "Navigare nel Fango" è già un successo. Ha letteralmente catturato l'attenzione dei media, soprattutto nelle zone d'Italia colpite dal tremendo disastro alluvionale. E sono tante, sempre di più.

Molte le recensioni che sono apparse su giornali come la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Parma, Modenatoday, sulpanaro.net e condiviso da molte pagine facebook di alluvionati in tutta Italia e cittadini emiliani. Di seguito pubblichiamo le riflessioni dell'elbano Paolo Franceschetti, che ha voluto realizzare questo volume per "non dimenticare...."

"E' uscito il libro che ottiene più recensioni che vendite, un caso più mediatico che letterario, ma è questo che forse volevo per davvero. - spiega Franceschetti - Quando ho deciso di raccontare cosa succede a decine di migliaia di cittadini e a migliaia di imprese in Italia, mi ero prefisso come primo obbiettivo quello di dare informazioni “all'informazione” e di sollecitare una risposta politica alle concrete istanze delle popolazioni alluvionate.

Il libro è uscito durante la piena emergenza delle cittadine di Bomporto e Bastiglia in Emilia, i blogger e le pagine facebook hanno immediatamente fatto girare in modo virale la copertina del libro e alcuni suoi contenuti. Così ogni giorno mi chiamano giornalisti da Milano, Modena o Parma per avere informazioni sul libro e le recensioni non stanno mancando.

Scritto di getto, dopo l'ennesima alluvione, quella della Sardegna è accaduto che venisse colpito ai primi di dicembre 2013 ancora una volta il Metaponto con altre morti e distruzioni. La seconda volta in 50 giorni, la terza in meno di tre anni! Così ho ripercorso questi 2 anni di contatti con le comunità degli alluvionati e ho scritto ciò che accade, o meglio, non accade, in tutta Italia.

Per gli “alluvionati e incazzati” modenesi, il gruppo social più attivo con quasi 20.000 aderenti raccolti in 10 giorni, il libro è diventato importante per il solo fatto via facebook e giornali on-line abbia immediatamente girato il “vademecum dell'alluvionato”, le 30 cose da fare e sapere sin dal primo momento della pulizia e della ricostruzione, le cose che nessun ente o autorità dirà mai di fare presentandole in modo organico.

I giornalisti hanno così scoperto il lungo elenco delle alluvioni del triennio 2011 – 2013 e si sono stupiti del loro numero e che non in tutte le zone colpite valessero le stesse regole. Ben 19 diverse alluvioni in 11 regioni diverse. Chi ricorda i 2 morti di Borgo Venusio del 6 novembre del 2011? Il 6 novembre è il giorno precedente l'alluvione che colpì Marina di Campo, e già il 4 novembre finì sott'acqua Genova! Così navigando nel web e sulle pagine FB degli alluvionati di tutta Italia ripercorro 30 mesi tragici, i mesi della fine del principio di solidarietà nazionale decretato prima dal governo Berlusconi e poi dal governo Monti.

La legge 10/2011, meglio conosciuta come “legge delle tasse sulle disgrazie” che persino la Corte Costituzionale ha cassato nel febbraio 2012, ricordate le accise sulla benzina per l'alluvione della Lunigiana e dell'Elba? Bene, fummo tassati in modo illegittimo per 9 mesi, addirittura per ben 7 mesi oltre la sentenza del 13 febbraio 2012. Ma in Umbria e Liguria le accise regionali, benché illegittime rimasero ancora.

Poi venne Monti con l'idea delle assicurazioni private e il suo DL 59/2012. Oggi siamo alla resa dello Stato, il prefetto Gabrielli nelle sue conferenze con le comunità di alluvionati in Basilicata ed Emilia ripete che i soldi sono finiti, gli OPCM li firma lui senza coperture finanziarie. Ma per cosa continuiamo a pagare le accise del Vajont e di Firenze?"