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Muore un detenuto in carcere, indaga la Procura

Quasi certo un malore accusato dal detenuto, un calabrese condannato a trent'anni per omicidio. Gli restavano tre anni da scontare nel carcere elbano.

Un malore improvviso ha tolto la vita ad un detenuto calabrese 56enne che stava scontando la propria pena nel carcere di Porto Azzurro. Condannato per omicidio stava finendo di scontare i trent'anni di pena e sarebbe dovuto uscire nel 2018. Inutili sono state le cure prestate immediatamente sul posto dal personale carcerario, come conferma Vittorio Cerri, direttore del carcere elbano: "Non abbiamo perso un minuto, il personale ha compiuto ogni atto necessario con tempismo e capacità".

La causa della sembra essere un arresto cardiaco causato da un'embolia ma pare che il detenuto avesse alle spalle una storia clinica di problemi cardiologici. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Livorno per gli accertamenti del caso. 

Il fatto riaccende i riflettori sulla situazione carceraria e sull'affollamento delle strutture di detenzione. Per quanto riguarda il caso elbano, secondo Cerri, la situazione è sotto i livelli di guardia: "Il personale si adopera con ogni mezzo e con buona volontà perchè il carcere mantenga condizioni civili. Quando si è palesato il problema delle reti mancanti alle finestre che facevano entrare alcuni uccelli, abbiamo subito posto rimedio".

Il mandato di Cerri come sostituto direttore scadrà a metà dicembre: "Mi è stato chiesto di mettere a disposizione la mia esperienza e l'ho fatto con piacere, al mio successore lascerò una situazione adeguata".