Attualità

Migranti, il sindaco Lambardi va a Porta a Porta

La questione migranti, e la relativa ipotesi Pianosa, arriva nei media nazionali e il sindaco Lambardi è intervistato da Bruno Vespa

Elba, migranti, Pianosa. Il triangolo poitico-sociale che sta continuando a infiammare (e dividere) la comunità elbana approda sui media nazionali. Dopo che l'ipotesi, fortemente caldeggiata dal sindaco Barbetti di Capoliveri di fare dell'isola carcere un centro di accoglienza e smistamento profughi era stata ripresa da Repubblica e Il Giornale, adesso è la volta della tv.

Il sindaco di Campo, Lorenzo Lambardi, è stato infatti raggiunto telefonicamente dalla redazione di Porta a Porta, il talk show politico principe di Rai 1, condotto da un sempreverde Bruno Vespa. 

Il merito dell'intervista è stato appunto la possibilità/fattibilità di ospitare a Pianosa (che ricade amministrativamente sotto il comune di Campo nell'Elba) una piccola parte di quei profughi e richiedenti asilo che ogni giorno si riversano a centinaia sulle coste italiane e per i quali il governatore Rossi ha già più volte sollecitato i comuni a cercare soluzioni adatte all'accoglienza.

L'intervista, registrata nella mattina di sabato e che andrà in onda presumibilmente lunedì sera, arriva a un giorno di distanza dalla chiara presa di posizione dello stesso Lambardi, con una lettera diffusa a mezzo stampa, nella quale il primo cittadino di Campo (unico su otto a dire il vero) apriva alla possibilità di cercare percorsi condivisi con le istituzioni per fare in modo che anche l'Elba possa far la propria parte in questa emergenza umanitaria.

Sull'ipotesi Pianosa, non nuova ma già discussa ampiamente mesi fa, la posizione di Lambardi è quella nota di una non fattibilità: troppo carenti le strutture e le condizioni minime per poter ospitare fra le mura dell'ex carcere decine di migranti.

Una questione, quella migranti all'Elba, che per ora si nutre di ipotesi dato che, è bene ricordarlo, nessun progetto concreto è stato finora mai nemmeno discusso: nessuna amministrazione si è resa disponibile individuando immobili adatti sul proprio territorio comunale, l'unico privato che ha cercato di farsi avanti per dare una mano a cinque donne con bambini è stato sommerso di critiche e costretto alla resa e la Prefettura di Livorno, unica titolata a decidere, ha sempre smentito qualsiasi ipotesi di accoglienza sull'isola.