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Marini: "Basta sciacallaggio politico"

Il vicesindaco Roberto Marini risponde a stretto giro alle critiche delle minoranze sul caso Pinzuti: "Questa giunta non ha mai avuto guai giudiziari"

E' una risposta immediata alle critiche e una presa di distanza dal caso giudiziario che sta infiammando la Biscotteria quello del vice sindaco Roberto Marini che puntualizza subito: "Respingiamo questo tentativo di sciacallaggio politico da parte dell'opposizione. E' grave sentire che questa amministrazione è interessata da guai giudiziari: la nostra giunta non è e non è mai stata interessata da fatti di questo tipo".

Una presa di posizione che ribadisce: "La responsabilità penale, se verrà dimostrata, è comunque personale, non si può accomunare la giunta a questo". E per rispondere anche a chi aveva visto nella nomina del segretario generale Michele Pinzuti nel cda della Cosimo de' Medici, controllata dal Comune, come un atto poco chiaro (o quantomeno poco attento), Marini mostra la lettera con cui veniva indicato Pinzuti, assieme a Giuseppe Provenzali e Vittorio Campidoglio, come i nominativi scelti dal Comune per la Cosimo.

La lettera riporta in calce la data del 21 gennaio 2015, alcuni giorni prima che il sindaco Ferrari presentasse l'esposto alla Guardia di Finanza dando il via alle indagini che sono sfociate nella citazione in giudizio per truffa aggravata a carico di Pinzuti.

"Vogliamo ringraziare - continua Marini - la Procura della Repubblica per aver aperto e chiuso le indagini in tempi brevi per un fatto sul quale speriamo venga fatta chiarezza al più presto ma che, ripeto, non riguarda in alcun modo la giunta di Portoferraio".

Nel frattempo c'è la conferma che sono stati messi in moto i meccanismi per avviare l'istruttoria da parte dell'agenzia dei segretari comunali, l'organo di controllo che potrà decidere se e quale sanzione usare nei confronti del segretario generale.

"Stiamo procedendo - conclude Marini - alla redistribuzione degli incarichi all'interno del Comune". E dopo, si pensa, che toccherà anche alla Cosimo de' Medici.