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Sanità, Bulgaresi pronta a dimettersi

La sindaca Bulgaresi pronta a lasciare la guida della conferenza dei sindaci sulla sanità per protesta contro le politiche dell'azienda sanitaria

Si conclude con il botto il 2016 elbano sul fronte sanità: durante l'ultima conferenza dei sindaci conclusasi da pochi minuti la presidente Anna Bulgaresi ha messo il proprio incarico sul tavolo in contrasto con le ultime evoluzioni delle politiche dell'azienda sanitaria per quanto riguarda l'Elba.

Una storia di promesse non mantenute e nubi fosche all'orizzonte è quella che si legge nel tono e nell'espressione di Anna Bulgaresi quando commenta: "Sembravano esserci ben altre garanzie per noi ma le politiche sanitarie mi sembra che si stiano sempre più allontanando dall'Elba e a queste condizioni io non ci sto più. Ho preso un'incarico sopportando una riforma che non condividevo ma dalla quale ho cercato di trarre il meglio per l'Elba, ora però vedo che le assicurazioni che ci sono state date non si stiano verificando".

Sono tre le tensioni che hanno portato la corda al punto di rottura: "Sembra che la deroga concessa al punto nascita dell'Elba venga allargata a Cecina e Piombino, questo non deve succedere - spiega la sindaca - i nostri numeri non possono essere usati dagli altri ospedali, rischiamo che, mettendo tutto in un unico calderone, il personale venga condiviso e sappiamo bene che all'Elba non ci vogliono venire. Il punto nascita elbano ha una deroga che lo mantiene in vita e ce l'ha per un motivo e tale deve restare".

La seconda causa di attrito riguarda il ventilato accorpamento dei reparti di Medicina e Chirurgia: "C'è un ipotesi in questo senso nel Pal (Piano Attuativo Locale, è il documento che rappresenta lo strumento di programmazione strategica di medio periodo delle Aziende Sanitarie, ndr) e anche in questo caso si rischia una riduzione di posti letto, che già sono insufficienti, e di personale medico. L'idea, condivisa dai sindacati, era quella di contribuire a scrivere il Pal, ma si sta andando in un'altra direzione".

Il terzo motivo di scontro riguarda la figura di Bruno Graziano, attuale direttore dell'ospedale: "Vorremmo capire quali deleghe e quali poteri ha, noi abbiamo bisogno di una figura sul territorio di riferimento, qualcuno che viva e conosca la realtà elbana. Non possiamo chiamare sempre qualcuno fuori per sapere cosa possiamo fare o non fare".

In realtà i tre aspetti si possono ridurre a uno e hanno nome e cognome: Franca Martelli, recentemente nominata direttrice generale dei presidi di Cecina, Piombino e Portoferraio: "In più di due mesi la direttrice Martelli non ci ha fatto nemmeno una telefonata per presentarsi, per questo chiedo un incontro urgente con l'assessore regionale alla sanità e la direttrice De Lauretis, altrimenti la mia esperienza alla guida dei sindaci elbani può dirsi conclusa".

Un ultimatum a breve scadenza: "Entro la fine di gennaio dobbiamo avere delle risposte - conclude Bulgaresi che poi lascia uno spiraglio - potremmo andare avanti solo in presenza di garanzie certe e concrete, ben oltre le parole che abbiamo già sentito ma che si traducano in delibere, fatti tangibili, altrimenti io non ci sto più e verrà qualcun altro".

Un cambio che non sarebbe indolore: Bulgaresi ha rappresentato nel tempo la sponda dialogante dei sindaci elbani con l'Azienda Sanitaria, costruendo un rapporto diretto con i vertici che in passato ha portato a risultati concreti, un cambio di presidenza porterebbe quasi sicuramente a una politica di scontro aperto con l'Asl.

Quello di oggi è il finale amaro di un anno che sul fronte della sanità faceva ben sperare: "In quest'anno, partito con ben altre premesse, abbiamo lavorato molto e ottenuto tanto - conclude Bulgaresi - per questo la mia delusione in seguito agli ultimi sviluppi è così grande. Speriamo di poter ripartire in un modo o nell'altro".