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Legambiente segnala nuovi spiaggiamenti all'Elba

L'associazione ambientalista chiede che Parco, Comuni, Regione e Ministero si costituiscano parte civile contro i criminali del mare

La cera di idrocarburi finita sulle spiagge dell'Elba è tornata. Continuano, infatti, ad arrivare segnalazioni della presenza di grumi come il caso del Bagno a Marciana Marina.

"Anche se Arpat dice che 'il materiale presenta solubilità in Toluene e n-Esano, mentre risulta insolubile in solventi polari quali Acetone, Metanolo, DMF. Punto di fusione compreso tra 70 °C e 78 °C.', - ha segnalato Legambiente - alcuni bagnanti e volontari che hanno raccolto il materiale segnalano, oltre a un forte odore di idrocarburi, che le forti temperature di questi giorni, ancora più alte a livello del suolo sabbioso o ghiaioso delle spiagge, provocano lo scioglimento delle schiume".

"Dopo il pronto intervento della Capitaneria di Porto di Portoferraio e il recupero di circa 350 chilogrammi di materiale sintetico comunque inquinante e mentre si attende che Arpat renda note le 'ulteriori determinazioni volte al corretto smaltimento come rifiuto dei materiali raccolti', invitiamo tutti a segnalare subito eventuali spiaggiamenti o presenza in mare di schiume sintetiche al Comune nel quale ricade la spiaggia interessata e alla Capitaneria di Porto", hanno aggiunto da Legambiente che chiede di individuare i responsabili dello sversamento e che Comuni colpiti, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Regione Toscana e Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare si costituiscano parte civile e chiedano i danni a questi criminali ambientali.