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Il Comune chiede di realizzare un depuratore

Lettera della giunta marinese ad Asa e Regione per risolvere i problemi legati alla depurazione. Interviene anche Legambiente a supporto

Veduta di Marciana Marina

Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto al presidente del Consiglio di gestione di Asa, Nicola Ceravolo, agli assessori all’ambiente e al turismo della Regione Toscana, ai sindaci di Marciana Marina e Marciana e al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano per sostenere la lettera (si veda l'allegato in fondo all'articolo) inviata qualche giorno fa ad Asa e Regione dalla Sindaco di Marciana Marina Gabriella Allori e dell’assessore Giovanni che chiedono un incontro per risolvere l’annoso problema del sistema fognario e della mancanza di depuratore a Marciana Marina.

Con l’occasione, Legambiente Arcipelago toscano ricorda di aver "più volte segnalato, attraverso le ormai innumerevoli analisi annuali delle acque marine realizzate annualmente da Goletta Verde, l’inquinamento - a volte macroscopico e sempre preoccupante - dei punti di prelievo al troppo pieno del Moletto del Pesce e del 'Capitanino' aree dove, nonostante esista un divieto di balneazione in quanto in zona portuale, sono comunque molto frequentate da bagnanti – in particolare bambini – durante il periodo estivo".

Inoltre l’associazione ambientalista ricorda che "durante tutto il periodo estivo Marciana Marina supera di gran lunga i 2.000 abitanti equivalenti che potrebbero consentire l’attuale sistema di depurazione basato su un 'setacciatore fine' e lo scarico in mare attraverso una condotta sottomarina" e fa presente che "La zona di mare dove vengono scaricati i liquami è al largo delle coste del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e che secondo la Legge sulla protezione del mare del 1982 e la Legge quadro sulle Aree protette del 1991 è destinata a diventare area marina protetta (area di reperimento), indicazione confermata dagli accordi europei e internazionali sottoscritti dal nostro Paese. La stessa legge 394/91 prevede che, nel caso di necessità realizzazione di impianti di depurazione, i Comuni che hanno anche solo parte del loro territorio compreso in un Parco Nazionale o Area marina protetta hanno diritto di precedenza nell’erogazione dei finanziamenti".

Il Cigno Verde ricorda che "già nel 2000 il Piano dell’Ato evidenziava una carenza depurativa del 100 per cento a Marciana Marina e la non conformità degli ormai vetusti depuratori di Poggio e Marciana (Comune di Marciana), tra l’altro ricadenti nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e che scaricano direttamente nei corpi idrici. La realizzazione di un impianto di depurazione a Marciana Marina potrebbe quindi contribuire a portare a soluzione un riconosciuto problema di grave inefficienza depurativa più che ventennale in un’area, quella del Marcianese, che vive esclusivamente di turismo e quindi della salubrità del suo mare e del suo ambiente. Inoltre una depurazione efficace delle acque reflue potrebbe consentire il loro riutilizzo in un’area in forte crisi idrica anche a causa dei cambiamenti climatici in corso che hanno portato a una diminuzione delle precipitazioni e a un cambiamento del loro regime, costituendo una risorsa sia per l’agricoltura di qualità che per il turismo".

Legambiente conclude: "Tenendo conto che l’adeguamento del sistema fognario e della depurazione sono una richiesta della totalità della comunità marinese e delle imprese turistiche, certi che l’invito dell’Amministrazione Comunale di Marciana Marina verrà accolto, questa Associazione si rende fin d’ora disponibile a collaborare per la realizzazione di un moderno impianto di depurazione che avrebbe importantissime ricadute ambientali, economiche e turistiche".