"Dopo decenni di lotte per le pari opportunità, oggi dobbiamo tristemente prendere atto che ancora esiste un radicato e profondo pregiudizio sul ruolo della donna nella nostra società. Viviamo in un’epoca definita “civilizzata” in cui assistiamo quotidianamente ad episodi di violenza sul genere femminile tali da farci ritenere che la modernità e il progresso che hanno migliorato tutti gli ambiti vitali, non sono riusciti a scardinare la visione, purtroppo molto diffusa, che la donna debba ancora sottostare alla volontà dell’uomo, nonostante il proprio diritto di scegliere e affermarsi liberamente".
Si apre così l'intervento di Gabriella Allori, sindaca di Marciana Marina, in occasio e della Giornata internazionale per la eliminazione delle violenza sulle donne.
"Il numero crescente dei femminicidi ci dà un quadro desolante di situazioni che si verificano in tutti gli ambiti sociali, da contesti di grande povertà a quelli di estrema agiatezza. - prosegue Allori - Perfino in contesti di livello culturale elevato, in cui potremmo pensare che la mentalità sia evoluta al tal punto da aver superato il problema, ci rendiamo conto che permane un forte pregiudizio. Buona parte di questi episodi si verificano purtroppo all’interno delle mura domestiche, in un ambito che ognuno di noi giudica come la propria “confort zone” in cui collaborare ad armi pari con il proprio compagno e far crescere la propria famiglia su solide basi e valori importanti".
"Nel novero delle violenze non contiamo solo gli atti estremi, ma vogliamo ricordare le aggressioni anche verbali, le vessazioni, i maltrattamenti, le minacce, i ricatti e le persecuzioni... Tutti comportamenti che dimenticano a priori la volontà della donna ed il suo diritto sacrosanto di assentire o negare in piena libertà. - conclude Allori - Il compito di ognuno di noi è quello di porre in essere ogni azione necessaria a superate i fenomeni di violenza fisica e psicologica, presenti nella nostra società attraverso l’istruzione, la formazione, la corretta informazione e la denuncia, tenendo presente che già sul territorio nazionale sono operative le reti antiviolenza. Trovare il coraggio di denunciare è il primo passo per la riconquista di una serena autonomia, a questo scopo è operativo h24 il numero 1522 attivato dal Dipartimento per le pari opportunità già dal 2006. Dobbiamo fare rete e non dimenticare che, nonostante le azioni messe n campo fino ad oggi, i numeri in aumento dei femminicidi testimoniano l’arretramento socio culturale di una parte della società, e questo deve motivare donne e uomini insieme, in maniera ancora più decisa, a combattere un fenomeno che ancora non siamo riusciti a contrastare".