Attualità

Caos trasporto pubblico, gli studenti si ribellano

Ci scrive un giovane lettore: "Sul bus da 50 posti eravamo in 90, più di 30 in piedi a rischio di cadere sulle curve. E' la realtà di tutti i giorni"

La foto è di Alessio Nencini

In questi giorni sulla stampa locale elbana si moltiplicano gli interventi per evidenziare il cattivo funzionamento del trasporto pubblico locale su gomma. Quello di oggi, più che un intervento, è un allarme vero e proprio, che ci arriva da un ragazzo del versante occidentale dell'isola, uno studente delle superiori che si fa portavoce di molti altri ragazzi, sottoposti quotidianamente a questi disservizi che - evidentemente - per troppo tempo sono passati come ordinaria amministrazione.

"Parlo  - ci scrive il nostro giovane lettore - a nome di un nutrito gruppo di studenti delle scuole superiori che si recano a scuola con i pullman della società CTT. Nella giornata di ieri 9 aprile lunedì, salivamo sul pullman che dalla stazione di Portoferraio si dirige verso l'anello occidentale.

Su detto pullman che ha una capacità di circa 50 posti eravamo circa 90 studenti, oltre 30 in più della capienza regolamentare dell'auto mezzo.
A prescindere dalla condizione di disagio in cui si viaggia, tutto questo viola le più basilari norme di sicurezza specialmente per tutti coloro i quali sono costretti a rimanere in piedi lungo i tragitti tutto salite, discese e curve della nostra isola".
"La richiesta che porgo a nome di tutti gli studenti è che detto servizio venga integrato con un numero di mezzi minimo a garantire il trasporto in sicurezza e nel rispetto le norme del codice della strada. Volevo precisare - conclude la lettera dello studente elbano - che  fino a oggi tutte le nostre richieste esternate agli autisti sono cadute nel vuoto, nonostante le incresciose situazioni sopra descritte siano una realtà giornaliera".

Stavolta evidentemente non ci sono colori politici da difendere, c'è da intervenire, e tempestivamente, innanzitutto per verificare e poi per superare certe situazioni.