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Turismo, "elbani incapaci di programmare"

La dura accusa dell'Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali: "La colpa principale è degli amministratori locali dei comuni". Le proposte

Un traghetto lascia l'Isola d'Elba

Non è stato solo per colpa del maltempo o delle fake news sul meteo. L'inizio in sordina della stagione turistica 2018 lo hanno visto tutti, all'Isola d'Elba. Non basteranno i ponti del 25 aprile e del primo maggio per rilanciarla a dovere, anche perchè chi avesse voluto davvero venire all'isola in questi giorni, oltre a trovare i soliti disincentivi legati ai costi ancora troppo alti del trasporto marittimo, per stessa ammissione dell'Associaione Albergatori avrebbe trovato solo un albergo su tre aperto.

Una dura reprimenda su questa situazione che sembra non trovare soluzione da un anno all'altro (anche perchè probabilmente conviene a chi gestisce il nostro turismo) arriva da coloro che sono colpiti per primi da una stagione che dura sempre meno: i lavoratori stagionali.

A scrivere su facebook è Giovanni Cafagna, lavoratore stagionale elbano fondatore e presidente della Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali,  in passato  promotore di importanti battaglie legate all'accesso dei lavoratori stagionali all'indennità di disoccupazione. La nota che ha diffuso sui social non si limita a dare la responsabilità a compagnie di navigazione e albergatori, ma va oltre.

"I toscani non trovando alberghi aperti - scrive Cafagna -  oltre a essere costretti a pagare la cifra assurda di 200 euro di traghetto per venire all'Elba, sono andati piuttosto in Romagna a fare il ponte di Pasqua. L`ANLS non vuole far cadere la responsabilità esclusivamente agli albergatori e alle compagnie di navigazione, la colpa principale è di tutti gli amministratori locali dei comuni elbani incapaci di programmare insieme una qualsiasi minima operazione di marketing turistico impegnati come sono ad assegnarsi gare d'appalto e spartirsi i proventi della tassa di sbarco senza destinare nulla all'unica industria dell'isola. 

Le proposte dell'Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali sono 3:

- sconto del 50% della tassa dei rifiuti agli alberghi che aprono almeno 6 mesi l'anno con il 70% delle assunzioni a pieno regime
- un assessorato del turismo che sappia fare marketing aiutando le imprese a incrociare le domande e le offerte
- incentivare le compagnie di navigazione ad applicare la tariffa da residente in bassa stagione a tutti i toscani.
Due milioni di euro all'anno provenienti dalla tassa di sbarco sono più che sufficienti per rilanciare il turismo in bassa stagione. O vi svegliate - conclude Giovanni Cafagna -  o per noi lavoratori stagionali non ci sarà più nessun futuro qui all'Elba".