Attualità

Madonna del Monte, "si tuteli l'antico selciato"

Italia Nostra chiede all'amministrazione comunale di Marciana di rivedere il progetto in una zona di alto livello storico e paesaggistico

Veduta di Marciana

Il progetto di recupero e valorizzazione del sentiero della via Crucis della Madonna del Monte di Marciana non convince Italia Nostra Arcipelago toscano e l'associazione, spiegando le motivazioni, chiede all'amministrazione comunale di rivedere il progetto approvato.

"Il Comune di Marciana, con la deliberazione della giunta comunale nr. 74 del 16/07/2020, ha appaltato il progetto, denominato "Recupero e valorizzazione del sentiero della Madonna del Monte del Comune di Marciana", alla società Dream Italia di Stia (Ar). - spiega Italia Nostra - Premesso che i principi informatori cui si ispira quotidianamente l’attività della nostra sezione sono improntati sicuramente alla tutela del territorio e delle sue tradizioni artistiche, architettoniche ed ambientali; premesso anche che questa tutela deve essere portata avanti con la consapevolezza che per salvaguardare bisogna manutenere, prevedere e non provvedere, ci preme sottolineare che il nostro impegno è nella direzione del “fare” e non per “non fare”. Poiché Italia Nostra ritiene che la transizione ecologica si deve perseguire coniugando protezione ambientale e sviluppo economico e quindi affidando lavori, con una progettazione sostenibile e rispettosa dei valori storici, intendiamo condividere una riflessione in merito".

Per Italia Nostra tale "progetto riguarda uno dei sentieri più conosciuti e prestigiosi dell’Elba: la Via Crucis con le interessanti cappelline lungo tutto il percorso come punto di sosta e di preghiera, che conduce al Santuario della Madonna del Monte, eletto “Luogo del Cuore FAI” nel 2010, celebrato in innumerevoli eventi e passato in televisione non più tardi di 15 giorni orsono. Nella relazione di progetto è presente un’ampia trattazione sul vincolo idrogeologico, sul vicolo paesaggistico e sulle aree protette ma non si evidenzia per niente l’importanza storica del sentiero".

"Al paragrafo “Qualità e importanza” (pag. 13) - prosegue Italia Nostra - si parla della flora e della fauna presenti sul sito e delle attenzioni che si debbano prevedere durante l’intervento a salvaguardia della natura e delle biodiversità; nel paragrafo successivo “Caratteristiche della viabilità e della situazione attuale” (pag.16) non viene per niente citato l’antico basolato che a tratti ancora è presente e che deve assolutamente essere ripristinato a regola d’arte".

"L’obiettivo del progetto consiste per la maggior parte (circa 90%) su taglio di piante, ripristino delle opere di regimazione, sostituzione dei vecchi arredi presenti lungo il tracciato ed altre opere essenziali e necessarie per la manutenzione e la fruibilità del sito; - aggiunge l'associazione - la restante parte dell’intervento riguarda l’importante basolato a tratti ancora esistente. Nel progetto si legge testualmente: “Sistemazione del fondo mediante ripristino del selciato in pietra nei tratti più disagiati e danneggiati. Anche in questo caso si tratta di smontare il vecchio selciato recuperando le pietre e riposizionandole su un massetto in cls in cui verranno affondate fino a metà in modo da non avere il cemento a vista” ".

"Su questo punto - sottolinea Italia Nostra - si incentra la nostra attenzione e, confortati dalla notizia che la Regione non ha finanziato l’opera, rivolgiamo una richiesta all’Amministrazione comunale di Marciana affinché utilizzi questo periodo di tempo che la separa dal reperimento di nuove risorse, per intervenire con una necessaria variante al progetto. La tutela di uno dei sentieri più importanti dal punto di vista storico della nostra isola ci impone di pretendere che si riveda il progetto laddove si è disposto, per la relativa sistemazione del selciato, un utilizzo a nostro avviso abnorme di calcestruzzo con la posa di un alto metraggio di rete elettrosaldata".

Italia Nostra Arcipelago Toscano chiede, quindi, che "il progetto sia rivisto sotto la guida di un esperto nominato dalla Soprintendenza Archeologia, alle belle arti e al paesaggio di Pisa e Livorno".