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"​Il muflone: la soluzione è il contenimento"

Carlo Gasparri, coordinatore della commissione Natura e Ambiente della Fondazione Isola d’Elba, interviene sull'abbattimento dei mufloni

"Sono alcuni giorni che sulla stampa si discute circa la delibera del PNAT sull’eradicazione dei mufloni all’Elba e dopo aver letto alcune repliche all'articolo della Fondazione, ho deciso di intervenire. 

Sono il coordinatore della Commissione Natura e Ambiente della Fondazione Isola d’Elba Onlus, ma pur non avendo scritto io quell’articolo, condivido pienamente l’affermazione che l’eradicazione dei mufloni all’Elba è una vera follia, come già ribadito da molti, tra cui Muti e Zecchini, con i quali concordo quanto pubblicato. 

Se qualcuno fosse interessato al mio parere ritengo che esistono soluzioni per diminuire il numero di questi ungulati, peraltro molto fotogenici ed apprezzati dai turisti, ed impedirgli di danneggiare la flora locale ed i coltivi. Forse bisognerebbe pensare anziché ad uno sterminio ad un contenimento e nel caso certamente avremmo abbastanza forze nei cacciatori locali a costo zero. 

Il Monte Capanne non è il Gennargentu, per biodiversità ed estensione, ed è vero che i mufloni fanno danno, ma controllare riducendo significativamente il numero non significa eradicare. 

La Fondazione Isola d’Elba favorisce lo sviluppo del territorio attraverso fatti concreti e si dovrebbe fare attenzione prima di fare allusioni poco piacevoli ed elogiare invece chi contribuisce da ben vent’anni all’impoverimento del nostro territorio, che un tempo era ben curato. 

Generalmente quando scrivo cerco di evitare strafalcioni. è vero che ormai sono vecchio e che sono rimasto ai tempi di Darwin, ma se qualcuno andasse alle Galapagos capirebbe perché si difendono gli animali. 

Non dico che bisogna essere scienziati, ma per conoscere bisogna anche aver visto".