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Muretti a secco, prosegue il recupero

Tra Marciana e San Cerbone recuperati 370 metri cubi. Ora i lavoro si spostano a Pomonte

Prosegue con risultati tangibili il progetto di riqualificazione dei muretti a secco promosso dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Nei giorni scorsi, come fanno sapere dal Parco in una nota, si sono di fatto conclusi gli interventi lungo il sentiero 101, che da Marciana conduce all’eremo di San Cerbone, mentre sono stati avviati analoghi lavori di recupero lungo il sentiero della GTE Sud, nel tratto che sale alle spalle di Pomonte.

I cantieri, avviati nel maggio scorso e inseriti in un più ampio programma di sostegni destinati ai Parchi Nazionali per la riqualificazione delle infrastrutture verdi, interessano tratti di territorio di grande pregio paesaggistico e fragilità ambientale. 

Gli interventi, eseguiti con tecniche tradizionali e l’utilizzo esclusivo di pietra locale, restituiscono stabilità e continuità a una rete di muretti che rappresentano non solo un elemento identitario del paesaggio elbano, ma anche una fondamentale difesa naturale contro l’erosione e il dissesto idrogeologico.


"La conclusione dei lavori lungo il sentiero 101 e l’apertura del cantiere lungo il tratto iniziale della GTE Sud a Pomonte – dichiara il Commissario Straordinario Matteo Arcenni – rappresentano un risultato importante per il Parco Nazionale e per l’intera comunità locale. Questi progetti, finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dimostrano come la cura del paesaggio tradizionale e la tutela dell’ambiente possano procedere insieme, rafforzando la resilienza del territorio e valorizzando un patrimonio che è al tempo stesso naturale, culturale e identitario. Il Parco Nazionale continuerà su questa strada, con interventi mirati e sostenibili, per restituire al territorio la bellezza e la funzionalità che meritano".

"Un ringraziamento particolare – ha concluso il Commissario Straordinario – va all’Arch. De Luca, responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ente Parco, che sta magistralmente seguendo i cantieri, e alle maestranze della Nanni Elba che con passione e competenza stanno attuando gli interventi sul territorio".


L’attività di recupero dei muretti a secco rientra nel secondo lotto di un progetto complessivo che, dopo il primo intervento realizzato sull’Isola di Capraia, ha interessato l’Elba con un investimento di oltre 500.000 euro, con oltre 340 metri cubi di muretti recuperati tra Marciana e San Cerbone e circa 370 metri cubi previsti nel tratto della GTE sud alle spalle di Pomonte.


Con la conclusione del tratto di Marciana e l’avvio del nuovo cantiere a Pomonte, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano non solo ribadisce l’obiettivo di preservare un sapere costruttivo riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità, ma conferma la propria visione: la conservazione del paesaggio come investimento nel futuro, capace di unire memoria storica, sostenibilità e partecipazione delle comunità insulari.

De Luca e Arcenni