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Mancuso: "Sulla sanità i sindaci hanno sbagliato"

L'ex sindaco di Rio Marina e candidata alla regionali, critica il Documento Elba e punta agli scontenti del Pd elbano. E il 26 arriva il viceministro.

Doveva essere un'intervista a tutto campo e si è parlato quasi solo di sanità. Il tema divide, fa discutere ed è al centro della campagna politica regionale all'Elba. Bisogna partire da lì e di titoli Paola Mancuso ne regala diversi.

L'ex sindaco di Rio Marina si è candidata un po' a sorpresa e, dopo l'esclusione di Antonella Giuzio, può catalizzare il voto democratico di sinistra anche se non è iscritta al Pd (ma la sua lista, Popolo di Toscana appoggia il candidato Rossi).

Enrico Rossi dal quale però prende subito le distanze per quanto riguarda il futuro dell'ospedale: "Non penso che si debba andare verso l'emergenza - urgenza anche perchè sarebbe un'emergenza continua, istituzionalizzata, e il diritto alla salute degli elbani ha bisogno di altro. Se si tratta solo di regolare il trasporto con l'elicottero allora diventa faccenda della Protezione Civile e allora serve un Piano dettagliato con tempi, modi, costi e soprattutto responsabilità".

Il modello della "rete" allora? "Sinceramente penso che sia stato presentato male. Se rete vuol dire che un primario di un altro ospedale può venire a operare qui allora potrebbe anche andare bene ma ci vuole una discussione seria alla base prima, non dopo con misure populiste e ricorsi vari".

Inutile nascondersi dietro ad un dito, si parla del Documento Elba, firmato da tutti i sindaci elbani (e che per questo toglie alla Regione l'alibi dei molti interlocutori) ma che per ora giace sulla scrivania dell'assessore Marroni: "Quel documento è arrivato tardi e servirà a poco. I sindaci hanno mancato l'appuntamento che contava: non hanno presentato osservazioni mentre si discuteva la legge regionale. E' stato un errore grave. Cercare di intervenire quando la riforma era già legge non basta. E anche nel 2012, con l'accordo di programma abbiamo ottenuto poco rispetto a quello che poteva essere".

Ecco che allora la Mancuso propone la sua soluzione: "Per questo ho deciso di candidarmi: per portare una voce che possa intervenire sui tavoli dove si prendono le decisioni nei tempi giusti, non dopo a cose fatte. Ora si potrebbe andare alla Conferenza Stato-Regioni e lì far pesare un disagio sociale permanente causato dall'insularità e chiedere una deroga per quanto riguarda finanziamenti e risorse".

Insomma cambiare le cose dall'interno anzichè stare all'opposizione: "Penso possa essere l'unico modo per ottenere davvero qualcosa, mettendo al primo posto la ricerca della soluzione e non la ricerca del consenso".

Il prossimo appuntamento la vedrà impegnata al fianco del vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini che verrà all'Elba il 26 maggio.