Lavoro

Lavoratori dei servizi pubblici in sciopero

I sindacati hanno indetto uno sciopero preoccupato per la esternalizzazione dei servizi che metterebbe a rischio tutele e posti di lavoro

Mercoledì 30 Giugno è stato proclamato uno sciopero generale dei lavoratori dei servizi pubblici.

Lo hanno reso noto Fp-Cgil, Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Fit-Cisl, Femca-Cisl, Uiltrasporti, Uiltec e Fiadel in una nota congiunta.

Come spiegano i sindacati  "i lavoratori dei servizi pubblici essenziali di igiene ambientale, del settore elettrico e della distribuzione gas e acqua sciopereranno per l'intera giornata lavorativa e dalle 10 alle 13 effettueranno un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Livorno."

"Il 30 Giugno è stato infatti indetto lo sciopero generale a livello nazionale di tutti i lavoratori del settore per protestare contro gli effetti dell'articolo 117 del Codice degli appalti: - proseguono i sindacati - la norma entrerà in vigore in maniera effettiva a fine anno e ciò potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro nel settore dei servizi ambientali e avviare una stagione della frammentazione del comparto".


I sindacati aggiungono che "l'articolo 117 obbligherà infatti le aziende concessionarie dei servizi ad esternalizzare l’80% di tutte le attività anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale, mettendo perciò a rischio un servizio essenziale per le comunità locali. La norma avrà un pesante impatto negativo: essa obbliga infatti le aziende a spezzettare rapidamente il servizio con gare al ribasso, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire in termini di applicazione di contratti non di settore e di perdite di posti di lavoro".


"La concorrenza dev'essere regolamentata, migliorando le tutele per i lavoratori e incentivando le aggregazioni e lo sviluppo industriale di aziende pubbliche e private. Serve perciò un intervento urgente di governo e Parlamento: il settore non può essere destrutturato", concludono i sindacati.