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L'Elba dimenticata dalla Regione per Expo 2015

La denuncia degli albergatori elbani: fra i percorsi turistici promossi dalla Regione per la fiera mondiale, l'Arcipelago viene dimenticato

La Regione Toscana si prepara all’Expo 2015 e vara dieci itinerari turistici di qualità, da presentare in occasione di questo evento mondiale. Una vetrina prestigiosa in cui la Regione offrirà alla platea internazionale dei percorsi turistici che si snodano lungo la Maremma, la Costa degli Etruschi, le montane appenniniche, la Versilia, le città d’arte

Un’ottima idea in cui quasi tutto il territorio toscano avrà l’occasione di presentarsi a questo evento, se non fosse che la Regione si dimentica proprio dell’Arcipelago Toscano, delle sue isole e del suo Parco Nazionale, l’unico Parco Nazionale dell’intera regione. Per l’Arcipelago Toscano e per l’Elba nessuna citazione. Volontà politica o dimenticanza? 

"In qualsiasi modo la vogliamo interpretare - commenta dura l'Associaizone albergatori elbana - la “dimenticanza” è grave e denota quanta considerazione l’Elba ha da parte dei nostri dirigenti e politici regionali, dell’assessorato al turismo e di Toscana Promozione. 

Come si fa, anche contro i propri interessi, non solo contro i nostri di isolani ed imprenditori di questa isola, a non prendere in considerazione uno dei tesori ambientali e naturalistici della Toscana, il più grande Parco marino d’Europa? E dimenticarselo in una tale, prestigiosa occasione, dove chiunque esibirebbe tutti i gioielli di famiglia!

Queste nostre isole sono cosa estranea a chi, dopo la chiusura delle Apt, dovrebbe promuovere il nostro turismo balneare, naturalistico, culturale, sportivo ed enogastronomico. Nonostante sia passato molto tempo da quando la Regione non riproduceva sulla propria carta geografica le isole dell’Arcipelago Toscano, Firenze è e rimane ancora oggi, sempre troppo lontana.

Non possiamo soprassedere alle lacune della promozione turistica regionale. La nostra Isola, la nostra economia ha bisogno di visibilità sui mercati, di qui la necessità di unire le forze tra associazioni ed istituzioni, non solo per far sentire la nostra voce a chi è responsabile di questa situazione, ma anche per colmare l’assenza di promozione della principale economia dell’Isola".