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L'attacco della minoranza sul caso Pinzuti

​Il capogruppo Cosetta Pellegrini denuncia le responsabilità dell'amministrazione comunale nella vicenda giudiziaria che coinvolge il segretario

Prevedibili e previste sono arrivate le dichiarazioni della minoranza sul caso Pinzuti. Una vicenda che rispolvera vecchie polemiche che vertevano proprio sulla figura del segretario generale del Comune e sull'organizzazione interna alla Biscotteria.

"Ho visto stamani le dichiarazioni de sindaco - comincia la Pellegrini - che diceva “se quanto scritto fosse vero prenderemo provvedimenti”. Ma che cosa stanno aspettando? Se c’è una citazione in giudizio l’amministrazione doveva essere ben consapevole di quello che stava accadendo, il sindaco già dal momento della denuncia avrebbe dovuto fare un’azione immediata per tutelare, i cittadini, gli organi politici e la città: vale a dire chiedere all’agenzia dei segretari l’apertura di una procedura disciplinare e nel frattempo chiedere un segretario a scavalco.

Questo - argomenta il consigliere comunale - avrebbe consentito di procedere con l’azione amministrativa in maniera più corretta e tutelata. Qui si tratta di incapacità politica e amministrativa a gestire problemi che un’amministrazione non si deve mai permettere a tantomeno al giorno d’oggi. 

In questo primo anno di governo Ferrari abbiamo presentato numerosissime interpellanze sottolineando la non correttezza degli atti prodotti e ci siamo dovuti confrontare più sugli aspetti amministrativi che su quelli politici. Inoltre tutti i poteri amministrativi sono stati concentrati su una persona per gestire la macchina comunale quando già si vociferava dei problemi che si potevano presentare. 

Un atteggiamento che non è giustificato neanche dalla necessità di una riorganizzazione che abbiamo sempre denunciato come illegittima, confusa e paralizzante, come si è dimostrata. Pur sapendo tutto questo e avendolo denunciato, gli hanno dato anche l'incarico di amministratore nel consiglio di amministrazione della Cosimo de' Medici e hanno acconsentito a revocare il regolamento che disciplinava le incompatibilità degli incarichi. 

Come possono definirsi parte lesa se, nonostante i sospetti e le denunce fatte dal sindaco, hanno continuato a dargli incarichi, a fargli firmare atti e approvare spesso delibere senza pareri, mettendo a repentaglio gli stessi organi istituzionali?

Nonostante i sospetti hanno lasciato a Pinzuti la dirigenza del comune allontanando di fatto gli altro dirigenti (Donati e Fontani). Riunire in capo al segretario tutti questi incarichi forse è sintomo anche di una volontà politica di gestire in un certo modo. 

La vera parte - conclude Pellegrini - lesa è la città di Portoferraio che non si merita amministratori incapaci di fare politica e di gestire amministrativamente il bene comune".