Attualità

L'acqua in centro storico torna potabile

I gruppi di minoranza, in una lettera congiunta, chiedono perchè non sia stata diffusa dal Comune la revoca dell'ordinanza sull'acqua infetta

"Con questa lettera aperta, ci facciamo interpreti della forte preoccupazione dei cittadini del centro storico di Portoferraio a seguito dell’ordinanza del sindaco n.1825 del 17 aprile scorso, che segnalava il superamento del limiti previsti per il parametro batteriologico PSEUDOMONAS AERUGINOSA nell’acqua prelevata l’8 aprile nella zona mercato. Con l’ordinanza si è vietato l’uso dell’acqua dell’acquedotto, nel centro storico di Portoferraio perché non potabile.

Abbiamo avuto modo di sottolineare come nella stesura dell’ordinanza non apparisse chiaro quali fossero le zone del centro storico interessate e solo dopo aver fatto una verifica con l’ASL, si è capito che l’area coinvolta era molto vasta e interessava molti cittadini fra cui tanti anziani, pubblici esercizi, scuole, asili, ristoranti e alberghi.

A distanza di molti giorni non si è avuta più alcuna notizia ne di revoca ne di prosecuzione del divieto e neanche informazioni circa le azioni messe in campo per eliminare l’inquinamento e la eventuale fonte di inquinamento. 

Abbiamo appreso direttamente dalla Asl che in data 4 maggio l'Ufficio Igiene e Sicurezza pubblica, a seguito di controlli effettuati da ASA in questi giorni e in diverse zone del centro, ha chiesto al Sindaco la revoca dell'ordinanza. Sulla base di questo, ci chiediamo come mai a distanza di tre giorni il Sindaco non abbia ancora proceduto alla revoca, alla sua pubblicazione e ad una diffusa pubblicità con i vari mezzi di comunicazione previsti. 

Se già la prima informazione ci sembrava decisamente carente nell'interesse dei cittadini, questo ulteriore ritardo non risulta comprensibile e giustificato. I cittadini continuano a chiederci la realtà dei fatti, come stanno le cose e cosa sta facendo il Comune per tutelare ed informare correttamente tutti i cittadini del centro storico allora come ora.

Rivolgiamo pertanto questa lettera aperta al Sindaco perché spieghi ai cittadini la situazione attuale, i rischi ed i comportamenti corretti da tenere.

Si chiede inoltre al Sindaco di convocare ASA, e chieda l’esenzione dal pagamento della fornitura di acqua non potabile ai cittadini coinvolti, per il periodo di non uso della medesima perchè inquinata".