Ha quasi il sapore di una beffa quell'ordine del giorno del consiglio comunale firmato, come da regolamento, da Alessia Del Torto, nel quale al punto 3 si legge: mozione di sfiducia verso il presidente Del Torto.
Una mossa inaspettata, soprattutto da lei, da parte della maggioranza che a soli quattro mesi di distanza ne chiede le dimissioni da presidente del consiglio comunale. Cosa sia successo in questi quattro mesi, dalla sua elezione, non è dato saperlo: sia la giunta che la stessa Del Torto rispettano la consegna del silenzio in attesa di confrontarsi mercoledì 5 in quello che si prospetta un consiglio a dir poco combattuto.
Del Torto ha rilasciato una scarna dichiarazione: "Penso che questa sia un questione da trattare nella sede istituzionale adatta, cioè il consiglio comunale e invito tutti i cittadini a partecipare per conoscere senza filtri le motivazioni di entrambe le parti".
Al di là delle dichiarazioni quello che si coglie è un certo smarrimento: l'esponente di Cambiare in Comune non ha mai fatto segreto del suo ruolo di consigliere di opposizione, peraltro molto attiva, e questo profilo era noto anche al momento della sua elezione allo scranno più alto, elezione appoggiata anche e soprattutto dalla maggioranza.
Da parte dell'amministrazione silenzio ufficiale ma fuor di cronaca sembra che la decisione sia maturata a seguito dei numerosi attacchi alla giunta e al sindaco, soprattutto sul tema della trasparenza. Un'attività considerata troppo parziale e quindi inconciliabile con il ruolo super partes che la presidenza del consiglio impone.