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La Rocca pisana diventa proprietà del Giglio

Siglato a Roma il trasferimento fra l'Agenzia del Demanio e l'amministrazione comunale di Isola del Giglio. Obiettivo valorizzare il monumento

Il Comune di Isola del Giglio è da oggi ufficialmente proprietario della Rocca Pisana. L’Agenzia del Demanio e l’amministrazione comunale di Isola del Giglio hanno infatti siglato l’atto di trasferimento del bene monumentale, dopo un lungo iter terminato con la sottoscrizione dell’accordo di valorizzazione, avvenuta lo scorso 9 Aprile. 

“Il passaggio della struttura fortificata, risalente al periodo aldobrandesco, – afferma il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli - avviene a titolo gratuito e rientra nel cosiddetto federalismo demaniale per i comuni che si impegnano a valorizzare il bene. Ed il Comune del Giglio è tra questi”.

Il sindaco Sergio Ortelli e i responsabili dell'Agenzia del Demanio

Per quanto riguarda la Rocca Pisana l’amministrazione propone il potenziamento dell’offerta culturale e della fruizione pubblica del bene, creando spazi museali dedicati all’esposizione di reperti archeologici, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica, al tema geologico e mineralogico, con il contributo di esperti legati all’isola, alla ricchezza della biodiversità, sia terrestre sia marina, in collaborazione con il Parco dell'Arcipelago, alla creazione di spazi da destinare a laboratori, seminari, presentazione di eventi e al ricordo delle vicende più significative che hanno coinvolto l’Isola come ad esempio il naufragio della Costa Concordia.

“Per il nostro Comune – dice soddisfatto il sindaco - l’accordo è il culmine di anni di lavoro, interrotto nel periodo dell’emergenza della Costa Concordia, sviluppato attraverso un tavolo operativo che ha coinvolto tutte le istituzioni firmatarie e che hanno condiviso il programma di valorizzazione. Considero questo risultato un passaggio epocale che renderà non solo fruibile il complesso monumentale, come sito museale e con spazi dedicati a numerosi reperti archeologici dell’isola del Giglio, oggi custoditi o in altri musei o nei magazzini della soprintendenza".

"Infine, - conclude Ortelli - ho il dovere infine di ringraziare chi ha contribuito all’esito finale ovvero il Parco Arcipelago, il Segretariato Regionale per i Beni culturali, la Soprintendenza di Siena e l’Agenzia del Demanio cofirmatario dell’atto di oggi”.