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Quasi cento segnalazioni di discariche abusive

La mappa delle discariche a cielo aperto che viene gestita dal Cai Elba ha registrato fino ad oggi 97 segnalazioni con materiali di varia natura

Da auto e veicoli abbandonati a lamiere fino a rifiuti inerti, derivati da lavori edili, questi sono solo alcuni dei rifiuti che si trovano in alcuni sentieri dell'isola d'Elba e che contribuiscono a formare delle discariche abusive a cielo aperto che danneggiano l'ambiente e anche l'immagine dell'isola.

Ma fra i rifiuti ci sono anche quelli pericolosi come l'eternit.

La zona centrale dell'isola risulta quella con la maggiore presenza di rifiuti che vengono abbandonati in strade poco trafficate e buie dove si può accedere con un furgone. In particolare le zone dove sono stati segnalati più rifiuti sono quella di Colle Reciso e del Fabbrello, nel Comune di Portoferraio ma comunque i rifiuti abbandonati si trovano da Cavo fino a Pomonte, seguendo il tracciato della Grande traversata elbana.

Sono ad oggi in tutto 97 le segnalazioni ricevute dal Cai Isola d'Elba e mappate su una cartina dell'isola con una geolocalizzazione che viene aggiornata ogni sera. Il progetto di mappatura dei rifiuti è portato avanti in collaborazione fra Cai Elba, Legambiente Arcipelago toscano e Italia Nostra Arcipelago toscano che hanno suddiviso l'isola in tre zone.

La mappa con il censimento delle discariche abusive

Il progetto di mappatura delle discariche abusive all'isola d'Elba è la prima fase di un progetto più ampio per poi effettuare un piano di rimozione e bonifica che le amministrazioni comunali elbane e la Gat insieme ad Esa possano portare avanti, anche con il supporto del volontariato, pianificando sia azioni di bonifica con ditte specializzate (vedi articoli correlati sotto).

Uno degli aspetti che ci viene segnalato dal vicepresidente dei Cai Isola d'Elba Michele Cervellino riguarda il fatto che sono stati individuati vari rifiuti pericolosi per la cui rimozione sarà poi necessario rivolgersi a ditte specializzate fuori Elba che hanno comunque costi altri perché sull'isola non c'è un servizio di questo tipo. Un esempio riguarda lo smaltimento delle guaine bituminose che si usano per l'impermeabilizzazione di tetti o terrazzi. 

"Oltre alla rimozione dei rifiuti mappati - ci ha spiegato Michele Cervellino, vicepresidente del Cai Elba - è molto importante fare un'operazione culturale e di informazione perché in molti casi i rifiuti che si trovano nei sentieri possono essere conferiti nei centri di raccolta comunale".