Lavoro

Opportunità di lavoro per i profughi ucraini

Si tratta di attività nel turismo. L'associazione Albergatori elbani nei giorni scorsi ha inviato una lettera a Prefettura e Questura

Foto di repertorio

Da due anni all'isola d'Elba c'è carenza di personale nel settore turistico e alberghiero e sono varie le figure ricercate, dai camerieri ai bagnini ma anche ragionieri.

Lo ha sottolineato Massimo De Ferrari, presidente dell'associazione Albergatori elbani.

Dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, come ha spiegato De Ferrari a QUInews Elba, "abbiamo inviato una lettera alla Prefettura di Livorno per offrire la disponibilità di lavoro sull'isola a chi è in fuga dalla guerra. Si tratta prevalentemente di donne spesso con i figli perciò è necessario farsi carico anche dell'assistenza ai bambini".

Come spiegato dal direttore dell'associazione Albergatori, Cristiana Guerrini, "la lettera è stata inviata alla Prefettura, alla Questura e per conoscenza al sindaco di Portoferraio perché prevalentemente l'offerta di lavoro è rivolta a chi ha già magari trovato un alloggio sull'isola. Alcuni albergatori hanno dato anche la disponibilità per offrire l'alloggio ma i posti disponibili sono veramente pochi".

Al momento però dalle istituzioni non c'è stata nessuna risposta alla comunicazione inviata dall'associazione Albergatori elbani.

L'associazione ha inoltre preso contatti con alcuni sindaci in modo che se si presentassero delle madri con bambini agli stessi possa essere garantito di frequentare la scuola e nel periodo estivo i campi solari.

Su questi i sindaci interpellati avrebbero dato la loro disponibilità.

Si tratta però di un percorso che deve coinvolgere le varie istituzioni per cui l'associazione Albergatori elbani ha dato la disponibilità in questo senso, anche perché chi viene in Italia deve seguire una serie di procedure che accompagnino il suo percorso, gli garantiscano dei diritti e gli consentano in seguito di poter tornare nel suo territorio di origine.