"Facendo seguito alla lettera inviata in data 15 Luglio ultimo scorso in cui sottolineavamo che: L’ecosistema ambientale dell’Elba è sicuramente un bene da tutelare, ma è anche un pilastro per lo sviluppo turistico sostenibile. Esprimavamo forte preoccupazione per le modalità con cui si stava procedendo alla nomina del Presidente. Chiedevamo una nomina coerente e condivisa con profili di comprovata competenza e radicati nel territorio. Auspicavamo un confronto aperto con cui i candidati potessero presentare pubblicamente i programmi e visioni del Parco. Invitavamo a confermare l’attuale presidente ad interim per garantire continuità amministrativa, fino alla nomina definitive del successore".
Si apre così una lettera delle associazioni di categoria Federalberghi Confcommercio Isola d’Elba, Confesercenti, Faita, Cna e Coldiretti, rivolta al Ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e, per conoscenza, al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
"In data 9 Luglio 2025 - prosegue la lettera - sono stati comunicati alla Regione Toscana i nominativi proposti dal Ministro dell’Ambiente quale rosa per la scelta, da condividere con la Regione stessa, nelle persone di: Arcenni Matteo, diplomato, sindaco di un piccolo paese dell’entroterra pisano; Zecchi Cosimo, creatore di opportunità, consigliere del Comune di Montemurlo; De Martino Damiano, perito chimico, impiegato tecnico con esperienza comunale. Nessuno con esperienze di Parchi e di mare, con curriculum ritenuti non adatti alla carica così importante da ricoprire. Esprimiamo parere contrario ai tre nomi prescelti all’insaputa di tutti, senza il minimo confronto con il territorio".
"Contiamo in un ripensamento del Ministero, seguendo le corrette procedure di nomina per un posto così rilevante per il territorio elbano, in cui il Parco occupa più del 50% del territorio (peraltro antropizzato per gran parte). In caso contrario annunciamo che saremo costretti ad intraprendere i ricorsi necessari avverso questa nomina, eseguita senza il rispetto delle procedure, degli abitanti e delle imprese del territorio, proponendo profili con curriculum non adeguati", si conclude la lettera a firma delle associazioni di categoria.