Il siciliano di Messina Andrea Nucita, in coppia con l'elbamo.Alessandro Floris, su una Citroen C3 Rally2, ha posto per la prima volta la propria firma nel prestigioso albo d’oro del Rallye Elba-Trofeo Città di Porto Azzurro.
Primo atto della serie International Rally Cup, la gara organizzata da Aci Livorno Sport su mandato di Aci Livorno è stata caratterizzata da due giorni di adrenalina e di spettacolo, complici senz’altro le strade isolane ed anche il valore dei partenti.
La vittoria di Nucita e Floris, è maturata al termine di un acceso duello ingaggiato già dalle prime due prove del venerdì con i bresciani Stefano Albertini e Danilo Fappani (Skoda Fabia RS), decisi a rimettere il proprio sigillo sulla gara che vinsero nel 2018. Nucita aveva preso il comando con l’ambo di prove iniziali, per poi cedere la leadership al pilota valsabbino che però non è riuscito a scrollarsi dalle costole il tenace avversario ed è stata così necessaria la prova speciale di chiusura della “due colli”, per decretare chi fosse il primo ad accarezzare la bandiera a scacchi posta sulla zona portuale di Portoferraio.
Albertini, alla fine ha ceduto a Nucita per soli 1”1 mentre la terza piazza è stata presa in modo tanto deciso quanto spettacolare dallo sloveno Bostjan Avbelj, in coppia per la prima occasione con Rebeka Kobal.
Già vincitore della serie IRC due anni fa, il driver sloveno anche protagonista dell’italiano assoluto, aveva sofferto in avvio di gara aprendo le partenze sulla strada, peraltro al debutto all’Elba e utilizzando la penultima versione della Skoda Fabia, finendo la prima giornata soltanto in nona posizione. Poi, nella seconda tappa, il pilota di Lubiana ha preso bene le misure operando una decisa rimonta a suon di riscontri cronometrici importanti, addirittura siglando il miglior tempo in entrambi i passaggi della “due colli”, meritandosi ampiamente il “bronzo”.
Ai piedi del podio, quarta posizione per l’accoppiata friulana composta da Filippo Bravi e Paolo Cargnelutti, con una Hyundai i20 Rally2. A lungo sopra il podio in terza posizione, l’hanno fatta da protagonisti, cedendo poi il passo nel finale, ma quanto espresso rimane a tratto indelebile indicandoli tra i favoriti per i vertici della serie. Ha completato la top five finale il veneto Nicola Sartor, in coppia con Menegon, anche loro su una Fabia RS. Per loro una prestazione lineare finita in crescendo.
Sesta piazza per il reggiano di Rubiera Antonio Rusce, uno dei driver privati più redditizi in Italia, al volante di una Fabia Rs ed affiancato da Zanni. Anche per loro una prestazione sempre a ridosso del vertice, di certo utile allenamento per il prossimo imminente impegno della settimana che viene alla Targa Florio in Sicilia.
In settima posizione finale hanno chiuso i varesotti Giuseppe Dipalma e “Cobretti”, Citroen C3 Rally2, i quali hanno cercato soprattutto il miglior feeling con la millesei francese che il pilota di Malnate, ex campione italiano di motocross, guidava per la prima volta, come era anche la prima volta all’Elba.
Ottavo a chiudere la trasferta elbana è stato il comasco Alessandro Re, con alle note Vozzo, prestazione mai entrata nei cinque assoluti per ogni prova disputata, con la Skoda Fabia RS e nono ha chiuso il reggiano di Carpineti Gianluca Tosi, con alle note Del Barba (Skoda), mai entrati nel vivo della sfida di vertice per non aver trovato mai il ritmo giusto oltre che per una foratura patita durante la terza prova.
Il primo equipaggio elbano, è stato quello composto da Francesco Bettini e Luca Acri, al loro debutto con l’ennesima Skoda Fabia RS. Avevano avviato bene il confronto sulle strade amiche, chiudendo il venerdì in sesta piazza, per poi arretrare fino ad occupare la decima piazza finale, soffrendo la mancanza di feeling con la vettura, risultato per loro comunque di rilievo che sulle strade amiche ha un peso notevole.
Ci sono stati anche alcuni delusi: in primis il lucchese Rudy Michelini, assai atteso con la Hyundai i20, che per un guasto non ha potuto neppure raggiungere la prima prova speciale dopo aver lasciato la pedana di partenza di Porto Azzurro, poi anche il parmense Marcello Razzini che dopo aver siglato, con la Skoda, il miglior tempo sulla “piesse” iniziale sulla seconda ha sbattuto, fermando per poi ripartire nella seconda giornata con una pesante penalità e proseguendo per onor di firma. Non certo con il sorriso ha poi chiuso l’altro attesissimo elbano Andrea Volpi, messo prima in crisi da un principio di incendio alla vettura durante il test del sabato mattina, poi in gara ha sofferto per una “toccata” posteriore durante la seconda prova prova e successivamente da problemi al cambio che non lo hanno fatto andare oltre l’undicesima posizione in epilogo.
Scintille tra le due ruote motrici, con il piemontese Marco Varetto e la sua Opel Corsa che hanno vinto con un attacco di forza nel finale di gara. Varetto, che aveva avviato il rallye insediandosi ai vertici spiazzando il favorito emiliano Guglielmini e la sua Peugeot 208 Rally4 ed anche il temibile estone Vaher (debuttante all’Elba), al volante della nuova Lancia Ypsilon aveva poi visto il primo passare con decisione al comando, per poi vedersi di nuovo sopraffare dall’altro, che sotto la bandiera a scacchi lo ha sopravanzato per l’inezia di nove decimi. Terzo ha chiuso il pisano Mirko Straffi, con Nesti al fianco (Peugeot 208) mentre Vaher è stato tradito dalla rottura di un semiasse dopo la terza prova.
Il Rallye Elba-trofeo Città di Porto Azzurro va in archivio con un’altra edizione di valore cristallino. La tradizione del rappresentare un patrimonio sportivo che coniuga l’adrenalina propria delle sfide agonistiche e le bellezze paesaggistiche, trasformando le strade dell'isola in un palcoscenico internazionale, è stata dunque rispettata. L’evento non solo ha generato come consuetudine un immediato indotto economico per il territorio durante il suo svolgimento, ma ha alimentato un turismo ancora destagionalizzato ed allo stesso tempo ha proseguito a conferire all'Elba un'identità unica nel panorama rallistico non solo nazionale, promuovendo le eccellenze locali e valorizzando scenari naturali mozzafiato che rimangono impressi nei visitatori.