“Il Coordinamento dell’Isola d’Elba di Azione intende esprimere una riflessione pubblica sul percorso di individuazione della figura che sarà chiamata a ricoprire la Presidenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. In questo quadro, si ritiene positivo l’intervento del sindaco Nocentini di essersi espresso a favore di Claudio De Santi, attuale vicesindaco di Portoferraio, la cui esperienza amministrativa e conoscenza profonda dell’Arcipelago lo rendono figura naturalmente inserita nelle dinamiche ambientali, istituzionali e sociali che caratterizzano la gestione del Parco".
Il Coordinamento elbano di Azione interviene sulle ipotesi del futuro presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
"De Santi - prosegue la nota di Azione Elba - ha maturato nel tempo una riconosciuta capacità di interlocuzione tra enti locali, cittadini e organismi sovraordinati, unita a una concreta operatività sul territorio anche per la sua passata esperienza di Sindaco di Rio nell’Elba. Questi aspetti sono cruciali per un ente che ha nella prossimità e nella gestione integrata delle isole il suo cuore pulsante. Il profilo tecnico-amministrativo di De Santi è ben radicato in una visione di tutela ambientale che non prescinde dalla valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e umano dell’Arcipelago".
"Ricordiamo inoltre che molte delle strutture oggi attive e funzionali all’interno del Parco – dalle Case del Parco di Marciana, Rio e Pianosa all’Info Park Point di Portoferraio, passando per il recupero dei locali dell’ex dissalatore di Giannutri, gli interventi sulla Tonnara e altri ancora – sono il frutto di un lavoro concreto che ha coinvolto direttamente il vicesindaco portoferraiese, dimostrando, dunque, quanto sia importante puntare su competenze operative e visione strategica. In un momento in cui l’ente Parco è chiamato a riaffermare la propria centralità nella gestione sostenibile dell’Arcipelago Toscano, riteniamo che il nome di Claudio De Santi debba essere preso in seria considerazione da chi avrà la responsabilità della nomina. - conclude il Coordinamento elbano di Azione - L’individuazione di soggetti che (ferme le competenze di cui nessuno discute) non hanno una familiarità con l’isola e le sue problematicità potrebbe rallentare il già precario percorso amministrativo dell’ente e, creare così, scompensi che sarebbero dannosi prima di tutto per il cittadino".