STOP DEGRADO

"L'indecenza dei rifiuti lungo le strade"

Legambiente Arcipelago Toscano chiama in causa la Provincia e i Comuni e chiede di cambiare sistema

"Ci risiamo: gli sfalci realizzati lungo i bordi delle strade provinciali portano alla luce rifiuti gettati dai soliti incivili che però restano non raccolti – e ancora più visibili – dopo i lavori di sfalcio. Ma c’è di più e anche di peggio: le attrezzature e i macchinari utilizzati per lo sfalcio frantumano gran parte dei rifiuti presenti tra la vegetazione, poi con le soffiatrici questo materiale più minuto viene spinto al di fuori delle zanelle o del ciglio stradale e finisce per creare microplastiche che penetrano direttamente nel suolo o che il dilavamento provocato dalle piogge trasporta inesorabilmente in mare". 

Lo segnala Legambiente Arcipelago Toscano che esprime preoccupazione per le microplastiche che vengono disperse nell'ambiente e in mare.

"Un inquinamento pervasivo insensato e inutile – per non parlare del danno all’immagine turistica – provocato da enti pubblici che non riescono a trovare un semplice accordo sulla gestione dei rifiuti abbandonati lungo le strade. - prosegue l'associazione - Più volte Legambiente ha sollecitato la Provincia (che finanzia lo sfalcio) e i Comuni (responsabili per i rifiuti e che eleggono i consiglieri provinciali) a trovare un accordo per ripulire i rifiuti prima e dopo i lavori di sfalcio. Qualche volta ci è stato risposto che si sarebbe provveduto, ma niente di concreto è stato fatto e la situazione è quasi ovunque quella documentata dalle foto scattate lungo la strada provinciale tra Porto Azzurro e Rio".

"Non si può fare le campagne plastic free come quelle lanciate negli anni passati da diverse amministrazioni pubbliche - commenta Legambiente - e poi produrre discariche lineari di rifiuti trinciati lungo le strade.
Ora anche basta. Mettetevi d’accordo e finiamola con questa indecenza".