Politica

"In 1.700 chiedono spiagge libere"

Rifondazione Comunista dichiara che riguardo al censimento delle concessioni demaniali solo i Comuni di Capoliveri e Marciana hanno fornito dati

Spiaggia de Le Ghiaie, Portoferraio

"Sono quasi 1.700 coloro che attendono che i comuni elbani si pronuncino sulla loro richiesta di difesa delle spiagge libere. Tanti sono infatti i cittadini e le cittadine, residenti e turisti, che hanno sottoscritto la petizione popolare promossa dal Circolo “Elba” del Partito della Rifondazione Comunista con la quale si chiede che siano garantiti idonei spazi per la libera e gratuita fruizione delle spiagge".

Lo rende noto il partito di Rifondazione Comunista dell'isola d'Elba che ha promosso una petizione.

"Ad oggi nessuno dei comuni elbani, nonostante il massiccio ed unanime consenso della popolazione a sostegno della proposta “Spiagge Libere” ha ancora convocato il Consiglio comunale per esaminare la proposta. - spiegabo da Rifondazione - Confidiamo che si tratti solo di ritardi burocratici e non del tentativo di far passare sottobanco ulteriori scempi e privatizzazioni. Sarebbe un fatto gravissimo che solleverebbe più di un dubbio sullo spirito democratico delle varie amministrazioni comunali".

"Da parte nostra - proseguono -continueremo a vigilare sul comportamento dei comuni elbani e dei Sindaci ed informeremo i cittadini che sono stufi della crescente sottrazione a fini speculativi individuali delle spiagge e del mare, che in quanto beni demaniali, appartengono a tutti. Per quanto riguarda la richiesta che abbiamo presentato alle diverse amministrazioni circa il censimento delle occupazioni demaniali attualmente esistenti ad oggi hanno fornito risposta solo i comuni di Capoliveri e Marciana ed i dati forniti saranno oggetto di attento studio e verifica. Gli altri 5 comuni per adesso non hanno fornito indicazioni. Proseguono intanto i sopralluoghi nelle varie spiagge".

"Per quanto concerne Le Ghiaie di Portoferraio sono presenti ben 6 occupazioni che lasciano alla libera fruizione solo alcune piccole porzioni di spiaggia che sono del tutto insufficienti. In alcune situazioni, oltretutto, i concessionari lasciano i pedalò e altri oggetti al di fuori dello spazio concesso con il risultato che la già limitatissima spiaggia libera è ulteriormente ridotta. - aggiungono - Spesso sdraio e ombrelloni sono posizionati fino alla linea di battigia così violandosi la libera fruizione della stessa stabilita dalla normativa europea anche nelle zone oggetto di concessione. Unico dato positivo è che a seguito della nostra petizione popolare sono state finalmente posizionate due strutture per l’accesso al mare per le persone con disabilità. Anche queste però sono state collocate sulla spiaggia libera e non in corrispondenza delle concessioni".

"A Marina di Campo sono state censite ben 14 occupazioni. Anche in questo caso la spiaggia libera è gravemente insufficiente e da una prima verifica è ridotta ad un 30 – 40% dell’arenile. Nella lunga spiaggia è presente solamente un accesso per disabili a norma.Restiamo quindi in fiduciosa attesa di una risposta di Sindaci e Consigli Comunali, che riteniamo doverosa sia in relazione all’importanza dell’argomento che in base al numero dei firmatari, e continueremo ad informare le cittadine ed i cittadini degli sviluppi affinché possano liberamente trarre le loro considerazioni sull’operato delle Amministrazioni locali", concludono da Rifondazione Comunista.