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Quale futuro per l'aeroporto elbano?

Tempi stretti per decidere se procedere con l'allungamento della pista ma anche per un nuovo bando di Enac sulla continuità territoriale

La pista dell'aeroporto di Marina di Campo

La sopravvivenza dell'aeroporto de La Pila, che si trova nel territorio del Comune di Campo nell'Elba, e dei collegamenti aerei fra Elba e Continente, sono due questioni fondamentali che chiamano le istituzioni elbane ad una chiara presa di posizione.

Infatti sul tavolo ci sono varie questioni. La prima e più immediata riguarda la scelta che sarà effettuata dall'amministrazione comunale di Campo nell’Elba sull’allungamento della pista di atterraggio dell'aeroporto. Su questa decisione il sindaco di Campo nell'Elba Davide Montauti è stato chiaro: la decisione sarà presa consultando i cittadini campesi che si dovranno esprimere attraverso un referendum consultivo che potrebbe svolgersi domenica 23 Aprile.

È infatti il 27 Aprile il termine ultimo, per una risposta sullo sviluppo dell'aeroporto, quello dato da Toscana Aeroporti, società azionaria di Alatoscana, società che gestisce lo scalo elbano, a Comune di Campo nell'Elba e Regione Toscana.

Toscana Aeroporti ha infatti spiegato che solo se si procederà ad un ampliamento della pista con la possibilità di far atterrare aerei più capienti sarà possibile sostenere i costi dello scalo aeroportuale elbano.

Nel caso in cui Toscana Aeroporti uscisse dalla compagine societaria di Alatoscana ci sarebbe il concreto rischio di paralisi e chiusura dello scalo aeroportuale.

Tuttavia una possibilità potrebbe esserci se all'uscita di Toscana Aeroporti seguisse un immediato subentro di altri soci o la presa in carico di più quote azionarie da parte dei soci già presenti.

Ricordiamo che Alatoscana è una società per azioni di cui fanno parte la Regione Toscana, socia di maggioranza con il 51,05%, la Camera di Commercio della Maremma e Tirreno col 34,35%, Toscana Aeroporti col 13,27% e altri soci con l'1,33%.

In base allo statuto di Alatoscana, la società ha vita fino al 31 Dicembre 2023 e la sua esistenza può essere prorogata dall'assemblea dei soci, di cui appunto il peso più importante è quello della Regione Toscana.

Bisogna quindi capire se, al di là dell'ampliamento della pista dello scalo elbano, c'è o no la volontà di far proseguire l'attività dell'infrastruttura che comunque riveste un ruolo importante sia per i cittadini elbani che per intercettare ulteriori mercati turistici.

C'è poi un'altra questione che riguarda il bando di Enac per la continuità territoriale per tre anni, già scaduto e per il quale il Comune di Campo nell'Elba, in accordo con gli altri sindaci elbani e la Regione, ha chiesto la proroga di un anno in attesa di un eventuale nuovo bando.

La compagnia Silver Air, che nel 2019 si è aggiudicata il bando, ha dato però disponibilità a proseguire il servizio solo per 9 mesi e cioè fino al 31 Ottobre 2023.

Per coprire i costi aggiuntivi di questi 9 mesi la Regione ha stanziato una cifra ma mancano i finanziamenti ministeriali, motivo per cui in questi giorni i 7 Comuni dell'Isola stanno approvando uno schema di accordo per contribuire al servizio di questo periodo per la quota di 125mila euro.

Del bando di Enac e di eventuali fondi statali per la contabilità territoriale aerea per altri 3 anni però al momento non si hanno notizie.

Il prossimo step sul futuro dello scalo aeroportuale elbano al momento riguarda il risultato che emergerà dal referendum sull’allungamento o meno della pista di atterraggio.

Tuttavia i cittadini campesi dovranno esprimersi senza che sia ancora pronto lo studio sull'impatto economico ambientale dello scalo aeroportuale elbano, affidato dal Comune di Campo nell'Elba ad una società specializzata e finanziato con il contributo di sbarco, come stabilito dalla conferenza dei sindaci elbani all'interno della Gestione Associata del Turismo.