C’è crisi del turismo. Non è vero. Il turismo è vivo e vegeto. Sono cambiati i turisti e quindi il modo di fare turismo. Così come è cambiata la nostra esistenza ed il modo di vivere. Esiste a livello globale un problema gigantesco di impoverimento della classe media dovuto ai salari fermi ed all’aumento dei prezzi.
La stangata per le vacanze l’ha certificata l’Istat: Voli nazionali + 35,9%, Europei +5,5%, Autonoleggi +9,9%, Traghetti + 10,9%, Stabilimenti balneari +3,4%, Case vacanze e B&B +6%, Pacchetti vacanza nazionali + 10,3%, Internazionali +3,8%, Questi sono i dati aldilà delle discussioni tra Giorgia ed Elly.
E di dati ne avremo anche sull’Elba, come ogni stagione. Sempre parziali. Sempre dalle stesse fonti. Sempre e solo quantitativi. E di commenti pure. Sempre in raffronto agli altri che sono andati peggio. Sempre imputando la crisi al caro traghetti ed alla mancanza di un aeroporto adeguato.
Da anni mai un dato oggettivo sulla soddisfazione del cliente. Si continuano a programmare le stesse ripetitive iniziative estive di intrattenimento. Non si investe seriamente sui pochi veri eventi che esistono sull’isola che possono attirare il moderno turismo ed un turismo di ritorno. La villeggiatura non esiste più da tempo ed il weekend è moribondo. Oggi conta più poter dire “io c’ero” che “io ci sono stato”. Tante persone in particolare giovani ed over 50 si spostano per essere protagonisti di eventi esclusivi o ricorrenti ma divenuti cult negli anni per chi è appassionato di sport, di grandi concerti, di rassegne culturali, di scienza o di altro.
Servono idee forti che possono attrarre investimenti privati da affiancare a quelli pubblici. Servono strumenti nuovi per la gestione del turismo. Servono persone che non guardano indietro solo per criticare ma che hanno la capacità di voltarsi, di vedere avanti ed avere una visione per il futuro dell’isola.
Buon Ferragosto e buona visione del futuro.