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Diabete, il successo del Camper della salute

Nei primi due giorni dell'iniziativa molte persone si sono avvicinate per test e visite di prevenzione. Ecco i numeri

Sabato 12 e domenica 13 Novembre nel corso della campagna di prevenzione del diabete, svoltasi all’Elba in concomitanza con la Giornata Mondiale del Diabete nelle località di Cavo, Rio nell’Elba, Rio Marina, Bagnaia e Portoferraio, sono stati eseguiti 280 screening Findrisc diabetologici e 129 visite oculistiche per glaucoma eseguite dalla dottoressa Margherita Stuart, riscontrando 20 casi da segnalare per il diabete e 8 per il glaucoma.

La soddisfazione fra gli organizzatori per il successo dell’iniziativa, che continuerà nei mesi di Gennaio, Marzo e Maggio a copertura dell’intero territorio elbano, è tangibile soprattutto grazie alla partecipazione e alla sensibilità dimostrata dalla cittadinanza per la prevenzione di questa patologia che è sicuramente l’arma più efficace per arrestarne il progressivo incremento.

L’operazione è stata possibile grazie alla disponibilità del “Camper della Salute”, un vero ambulatorio mobile attrezzato per gli screening, finanziato, su presentazione di apposito progetto del Distretto Lions 108LA (Toscana), dalla Lions Clubs International Foundation e consegnato dallo stesso Distretto in gestione per la parte operativa alle Misericordie della Toscana.

Dal primo passaggio del Camper della Salute, effettuato all’Elba con l’organizzazione del lions Club Isola d’Elba e la partecipazione delle Misericordie del territorio, dell’Associazione Diabetici Terzo Millennio Elba Val di Cornia, della ASL e delle Amministrazioni Comunali, verrà tratto un modello definitivo da riproporre a livello regionale al Distretto toscano che comprende 91 Lions Club e a livello nazionale al Multidistretto 108 Italy per tutti gli altri Lions Club italiani.

L’evento si è concluso con l’intervento di approvazione ed apprezzamento per il successo ottenuto in questa prima fase del Past Governatore Distrettuale Pier Luigi Rossi, promotore del progetto e coordinatore distrettuale del Dipartimento Salute, che ha fatto rilevare "come a differenza dell’ospedale, che è una struttura di attesa, con la nostra attività siamo noi ad andare vero la gente".